Tra maschere e ombre (recensione + intervista a Giovanni Oro)

da | 12 Giu 2025

Tra maschere e ombre di Giovanni Oro si presenta come il primo volume del vasto Ciclo di Xipe, una saga di fantascienza militare. Con questo romanzo l'autore ci introduce in un universo dove la realtà potrebbe celare verità inaspettate, come suggerito dal titolo di questo primo capitolo.

Nel prologo veniamo immediatamente catapultati in un'atmosfera carica di tensione, con uno dei protagonisti impegnato in una rischiosa ricerca in un luogo inquietante che lascia presagire pericoli imminenti e scenari tutt'altro che rassicuranti.

Parallelamente, nel primo capitolo si intravede un contesto politico e sociale complesso, dove la paura e i segreti sembrano essere strumenti di potere.

La copertina di Tra maschere e ombre

Tra maschere e ombre promette un'esplorazione di apparenze ingannevoli e di motivazioni nascoste in un impero galattico scosso da conflitti. Attraverso le vicende di personaggi, l'autore si interroga sulla vera natura degli individui e sulle sfumature che separano la verità dall'illusione, il tutto sullo sfondo di un futuro militarmente avanzato.

Di Giovanni Oro avevo già letto il racconto di fantascienza militare Sam sulla rivista Il magazzino dei Mondi 5 - che pubblicò anche il mio Businessmen dallo spazio - in cui è possibile ritrovare molti aspetti di Tra maschere e ombre, a partire dall'ambientazione da Space Opera.

La trama

La storia di Tra maschere e ombre è ambientata in un periodo in cui il vasto Impero Umano è in stato di guerra con i Ralt, un popolo alieno la cui società e religione sembrano essere legate al concetto di dolore e onore.

Al centro della narrazione si trova una cruciale missione militare sul remoto pianeta Xipe, un mondo occupato dai Ralt e minacciato dal fronte d'onda di una supernova. La trama si sviluppa attraverso le esperienze di diversi personaggi, offrendo molteplici prospettive sulla guerra e i suoi effetti:

  • Il comandante Alexandra Cross è coinvolta nella missione in un mix di leadership sotto pressione e indagine personale. In quanto Capitano, deve guidare il suo equipaggio, che considera la sua famiglia, anche attraverso decisioni difficili per la sorte di migliaia di vite. Allo stesso tempo, eventi inattesi la portano a scoprire segreti inquietanti che si annidano tra le persone alle sue dipendenze.
  • L'agente del Dipartimento di Sicurezza Imperiale Amara Epotekle indaga su questioni che si intrecciano con la sua vita privata, inclusa una ricerca legata a sua figlia genetica, evidenziando il conflitto tra verità e paura.
  • Vengono esplorate anche varie esperienze dei piloti, sbattendo in faccia al lettore le loro difficoltà personali e concetti come il costo umano della guerra.
  • Il romanzo offre anche uno sguardo sul punto di vista Ralt e sulla loro complessa cultura.

Attraverso queste storie intrecciate, il libro affronta temi come la disperazione in tempo di guerra, i segreti istituzionali e personali, i dilemmi morali e la ricerca di un significato in un universo ostile. Sotto la superficie del conflitto militare, emergono misteri più ampi che riguardano la natura dell'umanità e misteriose forze al di là della comune comprensione.

Tra maschere e ombre è un romanzo per chi apprezza la fantascienza militare con un forte focus sui personaggi e trame multiple, ricche di tensione, investigazione e un senso di mistero che si cela dietro la realtà apparente.

Ecco quello che mi è piaciuto...

... di più 🤩

Tra maschere e ombre si presenta come un'opera di indubbio fascino per la sua trama stratificata e l'abilità con cui vengono condotte in parallelo diverse linee narrative. Sin dalle prime pagine, attraverso le vicende di personaggi come Alexandra Cross, impegnata in un contesto alieno e ostile, di Amara Epotekle, invischiata nelle dinamiche di potere imperiali, e dell'ammiraglio Saint-Laurent, alle prese con le sorti della guerra, Giovanni Oro tesse una tela narrativa complessa e avvincente.

... di meno 🫣

Un aspetto che mi è sembrato meno convincente è rappresentato da certe dinamiche interpersonali. In alcuni frangenti, i dialoghi e le interazioni fra i personaggi sembrano cedere il passo a una certa artificiosità, con scambi che evocano tonalità eccessivamente drammatiche. Ad esempio, le dinamiche tra Kamal e Else o alcuni confronti tra Amara e altri personaggi, a tratti mi sono apparsi carichi di un'enfasi emotiva che sconfina nella forzatura.

Citazioni da Tra maschere e ombre

Pagina 21 | posizione 197-197
al Dipartimento interessava più diffondere la paura che scoprire la verità.
Pagina 30 | posizione 291-292
L’esercito si lamenta sempre, come se la sorte della guerra dipendesse da loro.
Pagina 69 | posizione 777-778
Be’, io non sono Nelson e non siamo in mare, capitano. Ma visto che abbiamo quattro volte il suo tempo, spero di avere almeno la metà del suo valore
Pagina 72 | posizione 809-809
la maggior parte delle persone preferisce credere a quello che vede.
Pagina 89 | posizione 1014-1016
Aveva sempre voluto provare un bicchiere di pombewurm; quando lo aveva bevuto, l’aveva fatta quasi vomitare perché era distillato a partire da minuscoli vermi di Ruhanga. Ma l’averlo messo in conto al Dipartimento lo aveva reso quasi bevibile.
Pagina 133 | posizione 1538-1539
Saint-Laurent non sapeva se avesse fatto la scelta tattica giusta, ma di sicuro era quella più appropriata dal punto di vista politico.
Pagina 135 | posizione 1561-1561
Quelle parole, essenziali e logiche, erano uscite dalla sua bocca come se fossero sempre state lì, pronte nel momento del bisogno.
Pagina 155 | posizione 1794-1797
Doyle lo seguì ancora un istante, mentre la sagoma sembrava quasi confondersi con l’immensità della nave ralt il cui scafo sembrava ribollire, circondato dalle vampate delle esplosioni, simile a un immenso animale ferito dai suoi cacciatori, impossibilitato a urlare perché costretto in quel luogo privo di suoni.
Pagina 161 | posizione 1874-1876
Morta… Quella parola le risuonò nella testa con la forza di un’esplosione. Morta. E che cosa avrebbe lasciato? Cosa sarebbe rimasto di Amara Epotekle una volta che lei fosse sparita? Nulla, solo un nome in un registro e una casa vuota. Quell’improvvisa consapevolezza le fece quasi tremare le gambe.
Pagina 169 | posizione 1956-1959
Alexandra si voltò a guardarlo e rimase paralizzata nel vedere dietro la sua testa, sulla parete del passaggio appena oltre la porta, l’impronta rossa di una mano. La parete in duracciaio stava lentamente scomponendo il sangue, ma il segno era ancora lì. Per un istante si aspettò che quell’impronta assumesse corpo emergendo dalla parete e la schiaffeggiasse.
Pagina 171 | posizione 1978-1978
Un bravo medico non può essere umano.
Pagina 172 | posizione 1993-1996
Pensi che ci siano sopravvissuti su quella nave? – La voce di lei risuonò nel casco di Kamal, ma prima che potesse dire qualcosa, lei proseguì: – Onestamente, non credo. Non pensi mai a quelli che uccidiamo? Avranno anche loro una famiglia, dei figli… Kamal non ci aveva mai pensato, per lui erano solo nemici. Alieni che gli era stato ordinato di uccidere. – Non ci ho mai riflettuto, ma loro sono ralt, e… be’, credo che questo chiuda la storia.
Pagina 185 | posizione 2135-2136
persino in tempo di guerra le capacità di un ufficiale non erano motivo sufficiente per una promozione, contavano gli amici e i nemici
Pagina 191 | posizione 2210-2211
Quella ragazza era solamente un’ingrata, o forse un’incosciente, o magari solo stupida, tutti tratti che doveva aver preso dall’altro donatore.
Pagina 193 | posizione 2235-2236
Ovviamente avrebbe potuto semplicemente clonarsi, ma non era una cosa particolarmente ben vista e in fondo anche lei la trovava alquanto di cattivo gusto.
Pagina 198 | posizione 2281-2283
una volta tornato alla nave sarebbe stato messo in stasi, perché un pilota serviva solo durante la battaglia ed era inutile tenerlo vigile quando non combatteva.
Pagina 208 | posizione 2401-2402
Sicuramente anche quel pianeta aveva un nome: gli esseri umani sembravano possedere l’assoluta certezza che una cosa non poteva esistere senza avene uno.
Pagina 237 | posizione 2746-2747
La mano del capitano si abbatté violentemente sul piano della scrivania facendolo sobbalzare. – No, non può! – esclamò Saint-Laurent, la maschera di cortesia che crollava rivelando il mare ribollente della furia che ci viveva sotto.
Pagina 325 | posizione 3797-3798
Sarebbe stato meglio se tutto si fosse svolto secondo i piani, ma in guerra dovevi evitare di essere troppo rigido nelle tue speranze.
Pagina 373 | posizione 4376-4377
era sempre un piacere scoprire il talento in qualcuno di cui fino a pochi giorni prima si ignorava persino l’esistenza.
Pagina 380 | posizione 4451-4451
Gli eroi di Xipe, si può fare un titolo più banale?

Intervista a Giovanni Oro

In un mondo narrativo in cui la fantascienza militare si concentra spesso sull'epica dello scontro e sulla vastità dello spazio, c'è chi sceglie di addentrarsi anche nelle pieghe più intime e oscure della guerra e dell'animo umano, proprio come Giovanni Oro con Tra maschere e ombre, che punta costruisce un universo vasto ma fragile ed esplora le ombre che si celano dietro le apparenze. Ecco l'uomo dietro Tra maschere e ombre.

Dati anagraficiNato a Palermo l'11/11/1982 e residente a Capannori (LU)
EsordioL'equinozio di Xipe, Leone Editore (2018)
Autore di riferimentoAl momento direi Joe Abercrombie
Romanzo svoltaCome persona Se questo è un uomo, letto in prima media, come autore Il trono di spade di Martin
Letture preferiteNon ho una particolare preferenza, passo da Proust a Corey a seconda di cosa ho voglia sul momento
Strumenti di scritturaComputer
Ti identifichi inTrovo parecchio affascinante Edmond Dantes de Il conte di Montecristo
Miglior antagonistaAchab da Moby Dick
Se fossi un fantasy/sfLa Prima legge di Joe Abercrombie
Se fossi un giallo/noirLa Dalia nera di James Ellroy

Sfide

Ciao Giovanni e grazie per aver accettato di partecipare. Visto il tuo background in storia contemporanea e la tua passione per la fantascienza militare che traspare da Tra maschere e ombre, e considerando i vari temi esplorati, come la guerra contro i Ralt, le dinamiche di potere nella Flotta Imperiale e persino accenni a questioni sociali come il trattamento dei serf… come hai trovato l’equilibrio nel fondere la tua conoscenza storica con gli elementi di un futuro fantascientifico militare così dettagliato, e quali sono state le maggiori sfide nel costruire questo universo narrativo complesso, con le sue dinamiche politiche, militari e sociali?

In realtà posso dire che si è trattato di un processo naturale. Creare un mondo implica necessariamente ragionare in termini complessi perché ogni singolo elemento fa parte di una catena che porta a conseguenze, all’interno della società. La storia reale è il punto di partenza attorno cui sviluppare e adattare i vari elementi cercando di fare in modo che siano coerenti, anche per questo ogni oggetto nominato, ogni pianta, animale o luogo, ha una sua scheda, in modo da poterla tracciare e verificare; ho anche realizzato una cronologia dettagliata della storia che sta alle spalle degli eventi narrati che copre quasi mille anni. Solo un 10% di ciò che è il materiale preparatorio è poi realmente presente nei libri in una forma o nell’altra ma serve a me per dare ai personaggi la profondità che meritano, il cercare che siano l’ultimo anello di una catena che è la storia dei loro antenati. Del resto siamo così anche noi, siamo il prodotto di ciò che c’è stato prima.

I feedback

Nei ringraziamenti, menzioni diverse persone che hanno contribuito al libro, inclusi beta reader e persone che hanno dato volto e corpo ai personaggi. Quanto sono importanti per te i feedback dei tuoi lettori fidati e le incarnazioni dei tuoi personaggi in persone reali? I feedback sono estremamente importanti, senza di essi sarei ancora più incerto sul fatto di avere scritto qualcosa di sensato di quanto non sia in condizioni normali, visto che sono un’insicuro cronico. A chi ha accettato di prestare un volto ai personaggi posso solo dire di essergli grato per avere deciso di offrire un po’ del loro tempo al mio progetto.

Il ciclo

Tra maschere e ombre è il primo tassello del tuo ambizioso Ciclo di Xipe; volevo capire che cosa ti ha spinto a concepire una saga piuttosto che un singolo romanzo. Mi spiego meglio. Quali motivazioni ti hanno spinto a progettare un arco narrativo così ampio? Era un desiderio di esplorare un universo narrativo complesso con molteplici sfaccettature, o sentivi che la storia che volevi raccontare necessitava di uno spazio più ampio per svilupparsi pienamente? Come ti sei predisposto mentalmente e metodologicamente di fronte alla sfida di una saga? Hai abbozzato fin da subito una visione generale dell’intero ciclo, magari con trame e destini dei personaggi chiave già delineati, oppure il percorso si è rivelato più organico e in evoluzione? Affrontare un progetto di tale portata implica anche delle paure. C’è mai stato il timore di non riuscire a mantenere la coerenza narrativa e stilistica nel corso di più volumi, o la preoccupazione che un eventuale insuccesso di un libro potesse compromettere l’intero progetto? Come hai gestito o prevedi di gestire queste potenziali ansie nel tuo percorso di autore di una saga? Molto semplicemente la storia che avevo in testa aveva bisogno di un mondo abbastanza ampio da renderla possibile e di conseguenza anche il mondo stesso aveva le sue complessità che dovevano essere approfondite nella maniera giusta, per cui scrivere più volumi era l’unica opzione possibile. Per il metodo direi più un misto di entrambe, so già qual è il destino di alcuni personaggi (quasi tutti), a dire il vero l’ultima pagina della serie è già stata scritta, per il resto a parte alcuni punti fermi della trama generale, eventi che devono necessariamente accadere proseguo in maniera più organica per riempire i vuoti tra di essi lasciandomi comunque lo spazio di manovra necessario. Come parte della scrittura dei primi volumi ho anche lavorato al mondo, compilando schede (ogni cosa nominata nei libri ha una sua scheda) o cronologie che mi aiutassero a costruire la base del mondo su cui poi installare tutto il resto. Essere preoccupati è normale, poi per una persona insicura come me è quasi una condizione permanente, ma non la paura di mantenere una coerenza stilistica o narrativa, semplicemente perché prima di scrivere un libro nuovo della serie li rileggo sempre tutti sistemando quelli non ancora pubblicati sia dal punto di vista dello stile che sistemando eventuali passaggi lavorando in questo modo penso di essere riuscito a rimanere abbastanza coerente per lo stile e molto da quello narrativo.

I personaggi

Ho trovato l’intreccio narrativo molto avvincente, tuttavia, durante la lettura, ho fatto fatica a tenere traccia di tutti i personaggi – a volte chiamati solo per nome, altre per cognome – delle loro relazioni e dei loro background, chi avesse fatto/detto che cosa/a chi ecc. Sebbene abbia apprezzato la presenza della sezione Personaggi alla fine del libro (se fosse stata all’inizio sarebbe stato ancora meglio!), confesso di aver avuto timore di consultarla per non incorrere in spoiler. Considerando questa potenziale difficoltà per alcuni lettori, quale consiglio ti sentiresti di dare a chi si approccia per la prima volta alla lettura di Tra maschere e ombre? Esiste una strategia che potrebbe aiutarli a orientarsi meglio?

La lista personaggi è stata fatta appositamente senza spoiler in modo che un lettore possa orientarsi, anche il glossario serve allo stesso scopo.

Allora ribadiamo che queste sezioni possono essere lette senza paura di spoiler!

Controdomanda

Ora fai tu una domanda all’intervistatore!

Il tuo romanzo Pelicula mostra una passione per il distopico, da dove arriva?

Apprezzo molto i romanzi distopici… trovo questi scenari in cui la società è diventata disfunzionale e opprimente molto stimolanti, sia come fruitore che come autore. Da dove arriva? Non saprei dire con precisione ma, leggendo opere come 1984 di George Orwell, Il mondo nuovo di Aldous Huxley e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, ho ammirato la potenza e la precisione con cui gli autori criticano la loro società contemporanea esplorando problemi politici e sociali del mondo reale attraverso un’ambientazione alternativa.

Contatti

Come ultima domanda ti chiedo di spiegarci come fare a seguirti per rimanere aggiornati sulle tue attività letterarie. Al momento sono presente su Facebook con il mio nome e con la pagina dedicata alla serie (schegge dell’Impero) e su Instagram (giovannioro1917).

Acquista Tra maschere e ombre

La copertina di Tra maschere e ombre

Ringraziamo Giovanni per le sue risposte e, se ti hanno soddisfatto e sei alla ricerca di un intreccio narrativo ben congegnato con un'attenzione particolare alla complessità dei personaggi, acquista Tra maschere e ombre cliccando il pulsante, ti immergerai in un'esperienza di fantascienza militare ricca di spunti di sicuro interesse.

Iscriviti
Notificami
guest

0 Commenti
Più vecchi
Più nuovi Most Voted
Inline Feedbacks
Guarda tutti i commenti