
Le fortezze dell'alba è un'opera di fantascienza di Daniela Piegai, che vede la luce dopo essere rimasta inedita per oltre quarant'anni.
Al centro della narrazione ci sono cinque giovani protagonisti – Evelina, Napoleone, Gigio, Mino e Gengis Khan – che condividono un'illuminazione: l'idea di creare un miracolo sociale. Il loro intento è quello di ridare speranza e portare felicità alle persone, agendo con una generosa e quasi incosciente non-violenza. I giovani protagonisti sono definiti sovversivi perché mirano a sovvertire l'ordine delle cose e coltivano il sogno di un mondo migliore.
Tuttavia, il miracolo di natura aliena che essi evocano, provoca ben presto il sovvertimento di ogni ordine costituito, e la reazione non si fa attendere. Il romanzo esplora come la felicità a portata di mano sia spesso considerata immorale e come non c'è davvero niente di più eversivo di un sogno.
Anni dopo l'azione iniziale, il racconto segue due dei protagonisti, Mino e Gengis Khan, che si ritrovano su un lontano pianeta chiamato Karel, un mondo desolato caratterizzato da vento, pioggia, cenere e lava. Qui, si ritrovano a combattere contro gli stessi esseri alieni, i Mix, che avevano involontariamente evocato, affrontando le conseguenze del loro miracolo. Il romanzo intreccia costantemente l'impegno sociale all'invenzione di un mondo alieno di grande suggestione.
Le fortezze dell'alba si presenta come una lente sul presente e sui suoi vizi di forma, usando sapientemente la fantascienza come uno spazio di libertà e un mezzo per affrontare problemi civili e temi attuali.
Ecco quello che mi è piaciuto…
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L'impegno sociale e la critica al disimpegno: cinque giovani che provano a creare un miracolo sociale, ridando speranza attraverso la non-violenza. Il romanzo diventa una lente sul presente, denunciandone i vizi. L'autrice usa la fantascienza non per evadere, ma per affrontare problemi reali, in netto contrasto con la deriva disimpegnata dell'Italia degli anni ’80.
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La netta cesura narrativa tra la parte terrestre e quella su Karel: nonostante nell'introduzione la scrittura venga descritta come efficace e toccante, la scelta di non spiegare certi passaggi ha creato una sensazione di discontinuità, confusione, spezzando la fluidità della lettura e constringendomi a rileggere alcune parti.
Citazioni da Le fortezze dell'alba
Fu molto più tardi che cominciammo a spaccarci, e curiosamente, mentre per alcuni di noi il disgregarsi del gruppo rappresentò il raggiungimento e il rafforzamento di un’identità precisa, per altri, forse i più fragili, coincise col frantumarsi della personalità e con lo sbando completoPagina 28 | posizione 397-398
Le costole sotto il pelo irsuto erano sporgenti come una gabbia inadatta a sostenere la sua fame.Pagina 45 | posizione 631-635
l’avevamo vista, al mare, la bella madre di Evelina, intenta a pitturarsi la faccia, ad abbronzarsi, a pettinarsi, a mascherarsi, travestita da fanciulla in fiore, con l’ansia negli occhi, le mani nervose, senza un attimo di pausa nelle parole che infilava una dietro l’altra, circondata da gente altrettanto nevrotica e infelice, che sembrava giocare alla vita proprio come noi, ma tutto sommato senza crederci troppo e, se è vero che con l’età si dovrebbe maturare, con molte meno scuse.Pagina 133 | posizione 1909-1911
Mi tormenta il dubbio se quello che chiamiamo amore, in effetti, sia tutto così: da una parte qualcuno che dice qualcosa, e dall’altra un essere completamente alieno che dice parole straniere. E ognuno capisce in sostanza solo il proprio discorso.Pagina 135 | posizione 1928-1931
Abbiamo per lungo tempo immaginato un modello di società senza gente che campa sulle spalle degli altri, senza prepotenti, senza prevaricatori, ma a me personalmente non era mai venuto in mente che potesse semplicemente trattarsi di civiltà. Una civiltà disarmata, nonostante tutto, e forse per questo soggetta a finire sotto gli stivali dell’eterno barbaro che dorme in ognuno di noi…
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Le fortezze dell'alba di Daniela Piegai è un romanzo finalmente edito dopo oltre quarant'anni, le sue atmosfere intense e struggenti lo rendono un'opera molto interessante, che esplora la forza eversiva del sogno e l'impegno civile. Un'occasione per chi cerca una lettura profonda e coinvolgente!
