Mater Maxima, di Donato Altomare (citazioni)

da | Ott 8, 2025 | Libri

Donato Altomare - Mater Maxima copertina

Ho recentemente letto Mater Maxima di Donato Altomare, un romanzo italiano di fantascienza del 2001. Questo ha il pregio di cercare di superare alcuni stereotipi e luoghi comuni del genere, proponendo una fantascienza ricca di poesia e una visione di umanità diversa e migliore, disposta a credere in qualcosa che non sia soltanto denaro, fama e potere. Gabriel, il protagonista, rappresenta questa resistenza della fantasia e della libera mente contro il controllo e la disumanizzazione imposta dai vertici di direzione e controllo.

Tuttavia, la struttura narrativa si caratterizza per una sequenza eccessiva di cambi di rotta della trama che suggeriscono una mancanza di programmazione alla base. Questi continui ribaltamenti, pur generando tensione e interesse, danno l'impressione di una costruzione narrativa stratificata, basata più sulla necessità drammatica del momento che su un disegno unitario e chiaro. L'autore stesso riconosce di aver iniziato l'opera come un racconto, poi sviluppato in romanzo.

Citazioni da Mater Maxima

Pagina 9 | posizione 41-43

Il mondo intero era in mano alle AssiBanche, che grazie al passare del tempo e alla stanchezza dei possibili competitori avevano finito per sostituirsi alle più tradizionali forme di governo.

Pagina 11 | posizione 69-71

Il Sognatore non credeva che il loro colloquio venisse registrato: la legge sulla privacy impediva di farlo senza il suo consenso, ma le leggi sono fatte per violarle, soprattutto dai loro tutori, e quella di “dimenticare” acceso il microfono era un’abitudine delle pattuglie, che preferivano tenersi in collegamento tra loro e con la centrale.

Pagina 22 | posizione 244-245

D’accordo. Questo spiega perché non puoi. Ma non spiega perché non vuoi.

Pagina 22 | posizione 247-248

Dall’epidemia “albanese” del’17 nessuno avrebbe più corso il rischio di usare il bicchiere di un altro.

Pagina 23 | posizione 257-259

Se ce una cosa che odiamo visceralmente è quella di dover essere inquadrati e schedati. Equivale a poter essere rintracciati in qualsiasi momento da chiunque. Equivale a doversi guardare le spalle anche quando si va in bagno.

Pagina 23 | posizione 260-267

Oggi le banche sanno quanto guadagni e come lo guadagni. Sanno quanto spendi, cosa compri, quanti beni possiedi, dove abiti, se hai avuto problemi con la giustizia. Conoscono i contratti matrimoniali e le loro clausole, sanno se hai ancora organi disponibili o se sono tutti impegnati, sanno dove trascorri le vacanze, se hai figli e cosa fanno, e di quelli che non hai sanno persino se hai prenotato la loro nascita. Conoscono le tue amicizie e i tuoi gusti in base ai siti che visiti e al tempo del contatto, leggono la tua corrispondenza e se ne infischiano se è vietato. Conoscono i tuoi problemi fisici e i gusti sessuali. Ascoltano persino quello che dici. Accumulano tutte queste informazioni in una cartella a tuo nome, e all’occorrenza le tirano fuori, utilizzandole in un solo modo: contro di te. Insomma, possono gettarti sul lastrico o ricattarti a piacimento, spegnerti e riaccenderti come un automa in base alle loro esigenze, ed è tutto perfettamente legale, perché la legge se la fanno loro.

Pagina 37 | posizione 478-478

Quando sei uno schiavo, non importa in che modo esatto lo sei.

Pagina 45 | posizione 596-598

Insomma, sul nostro satellite fanno tutto le macchine. Curioso come nel momento in cui l’umanità potrebbe essere costituita unicamente di geni, questi non servano più.

Pagina 70 | posizione 976-977

Ho detto meditazione, signore, se avessi voluto riferirmi a una religione, avrei detto che prega.

Pagina 169 | posizione 2437-2439

Aprì gli occhi. Intorno a lui c’era molta gente. Subito qualche domanda a bassa voce gli ronzò nelle orecchie, ma non riuscì a capirne il senso. Capì solo due cose: che evidentemente occorrevano alcuni minuti prima di riprendersi e che la connessione con l’esterno non aveva funzionato.

Pagina 170 | posizione 2448-2450

Lasciò scorrere l’identificativo e attese il messaggio che gli giunse interrotto, come sempre, dalle informazioni pubblicitarie del gestore del servizio. Si parlava di voler mettere in commercio un comunicatore in grado di escludere automaticamente la pubblicità, ma la pubblicità era più forte di ogni filtro a intelligenza artificiale.

Pagina 172 | posizione 2484-2484

Mi interessano la frusta sonica e lo storditore.

Pagina 188 | posizione 2731-2732

la vecchia umanità era felice? Gabriel, malgrado la situazione, sorrise. — Almeno aveva la possibilità di provare a esserlo.

Pagina 210 | posizione 3072-3072

il sospetto non può far arrugginire nessuna macchina, soltanto gli animi umani.

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