Picnic sul ciglio della strada (Stalker)

da | Ago 22, 2025 | Libri

Copertina di Picnic sul ciglio della strada

Il romanzo Picnic sul ciglio della strada, noto anche con il titolo Stalker, di Arkadi e Boris Strugatski, è ambientato in un mondo in cui è avvenuto un evento noto come la Visitazione. Una notte, entità aliene sono arrivate e ripartite senza essere viste da nessuno, lasciando dietro di loro tracce di oggetti sconosciuti che l'umanità brama, pur non conoscendone l'uso.

Questi luoghi, ricchi di pericoli e tesori, sono stati denominati Zone e si trovano in diverse parti del mondo, inclusi Europa, America e Russia. All'interno delle Zone, si possono trovare meraviglie tecnologiche che l'uomo ha imparato a usare - non si sa se non modo corretto - pur non conoscendone la vera natura. Per avventurarsi in questi luoghi estremamente pericolosi e recuperare gli artefatti alieni, esistono uomini particolari chiamati Stalker, gli unici che possono sperare di sopravvivere a più di un viaggio.

Il protagonista del romanzo è Redrick Schuhart, considerato il migliore Stalker nei dintorni della Zona di Harmont. Le sue incursioni non sempre sono autorizzate dai servizi di sicurezza. Circola anche la leggenda che in ogni Zona sia celata una splendente Sfera d'Oro, capace di conferire poteri sovrumani al suo scopritore.

L'ispirazione per il concetto della Zona e della Visitazione, come raccontato da Arkadi Strugatski in un'intervista, è nata da un'osservazione: immaginando come una colonia di formiche potrebbe interpretare i rifiuti lasciati da alcuni campeggiatori - lattine, avanzi di cibo eccetera - gli autori hanno esteso questa idea agli alieni, suggerendo che le meraviglie della Zona potrebbero essere semplicemente i rifiuti trascurati di una scampagnata cosmica, lasciati da visitatori indifferenti alla vita terrestre, proprio come gli insetti non comprendono il significato di una lattina abbandonata.

Il concetto della scampagnata cosmica

Il tema della scampagnata cosmica di Picnic sul ciglio della strada sviluppa una profonda riflessione sulla presunta centralità dell'uomo nell'universo, mettendola radicalmente in discussione attraverso l'esperienza della Visitazione.

Questo evento, arrivo e ripartenza nottetempo di misteriosi alieni, ha conseguenze dirette sulla percezione umana della propria importanza, a partire dall'implicazione che gli alieni non si sono nemmeno accorti di noi. Non hanno prestato la minima attenzione all'umanità, che declassa l'umanità da potenziale partner cosmico ad attore insignificante.

Mettendo in scena alieni completamente indifferenti alla vita terrestre, il romanzo demolisce l'idea che l'uomo sia per qualche motivo al centro dell'attenzione dell'universo, costringendolo a confrontarsi con la propria insignificanza a livello cosmico. Nonostante la repulsione e la delusione che questa idea genera in alcuni personaggi, l'idea che gli autori fanno emergere è che l'atto più eroico dell'uomo è semplicemente quello di sopravvivere e continuare a sopravvivere, indipendentemente dal riconoscimento o dall'attenzione di civiltà superiori.

Ecco quello che mi è piaciuto…

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La visione del posto dell'umanità nell'universo. La Visitazione, definita la scoperta più importante della storia, non rivela tanto la presenza aliena, quanto la nostra insignificanza. Solleva così interrogativi profondi sull'indifferenza dell'universo e sul senso della nostra esistenza, offrendo una riflessione di grande valore.

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La struttura del romanzo, suddivisa in sole quattro sezioni principali, che presenta capitoli estremamente lunghi e privi di pause narrative. L'assenza di suddivisioni interne rende la lettura densa e impegnativa, richiedendo una concentrazione e una persistenza non sempre a mia disposizione.

Citazioni da Picnic sul ciglio della strada (Stalker)

Posizione 116-117

Austin non è un cattivo ragazzo. Possiede l’esatta misura di coraggio e codardia

Posizione 258-259

Preghi? — gli chiesi. — Prega, prega. Più ci addentriamo nella Zona e più ci avviciniamo al paradiso.

Posizione 372-373

Sono tutti così gli scienziati, la cosa più importante per loro è trovare un nome per le cose.

Posizione 1541-1542

Che creatura ridicola è l’uomo! Si direbbe che apprezziamo le lodi per se stesse. Come i bambini apprezzano il gelato. Che sciocchezza! Come posso sembrare migliore ai miei stessi occhi?

Posizione 1811-1812

da molto tempo ho perso l’abitudine di parlare in senso generale dell’umanità. L’umanità come tutt’uno è un sistema troppo fisso, non ci sono cambiamenti al suo interno.

Posizione 1833-1837

Che ci crediate o no, non lo sappiamo. Generalmente si utilizza una definizione più comune: la ragione è quella parte dell’attività dell’uomo che lo distingue dagli animali. Capite? È un tentativo dell’uomo di distinguere il proprietario dal cane; il cane capisce tutto, ma non può parlare. In realtà questa definizione ne fa sorgere un’altra più ingegnosa, basata sull’amara osservazione delle attività umane. Per esempio, la ragione è anche la capacità dell’uomo di compiere atti irrazionali o innaturali.

Posizione 1848-1849

L’ipotesi di Dio, per esempio, offre un’opportunità incomparabile per capire tutto senza sapere assolutamente niente.

Posizione 1874-1875

Maledetti voi scienziati! Dove lo prendete tutto questo disprezzo per l’uomo?

Posizione 1949-1950

Sono risposte cadute dal cielo a domande che non siamo ancora in grado di porre.

Posizione 2009-2011

Anche gli scienziati sono spaventati. Ed è così che dovrebbe essere. Dovrebbero essere spaventati più di tutti noi persone normali. Noi non capiamo niente. Loro capiscono quanto sono ignoranti. Guardano nel pozzo senza fondo e sanno che inevitabilmente devono scendere sempre di più.

Posizione 2041-2043

Noonan ne sentì immediatamente la puzza. Sapeva che era solo la sua immaginazione, che l’odore restava solo durante i primi giorni e poi scompariva completamente, ma Richard Noonan sentiva quell’odore con la propria memoria…

Posizione 2231-2231

Ti serve il denaro per non pensare al denaro.

Posizione 2664-2666

Non voglio lavorare per voi; il vostro lavoro mi fa vomitare, lo capite? È così che la vedo io, se un uomo lavora per voi, lavorerà sempre per qualcuno di voi. È uno schiavo e nient’altro. E io ho sempre voluto essere me stesso, da solo, per potere sputare addosso a tutti voi, alla vostra noia, alla vostra disperazione.

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Copertina di Picnic sul ciglio della strada
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