La galassia di personaggi di Pelicula: eroi e villain in un mondo pervasivo

La galassia di personaggi di Pelicula: eroi e villain in un mondo pervasivo

Cavalco l'onda del mese della fantascienza italiana, sugellato dall'hashtag #marzoMarziano, per continuare la serie di articoli dedicati al decimo anniversario della pubblicazione di Pelicula.

Dopo l'introduzione al romanzo e ai suoi temi principali, esploriamo più a fondo i personaggi di Pelicula, che popolano questo mondo distopico del 2112, in cui la bio nano tecnologia è utilizzata come strumento di controllo delle masse.

In tale scenario emergono figure complesse, sia in lotta per la libertà che danno vita a una resistenza militante, sia invece che sfruttano il sistema per i propri interessi.

Lango Xiao, il fuggitivo in cerca di redenzione

Lango è uno dei protagonisti di Pelicula. Eterno fuggitivo, ha subito la rimozione di Pelicula attraverso dolorosissimi interventi basati sull'esposizione a radiazioni e l'assunzione di particolari sostanze tossiche. Il suo vero nome è sconosciuto, ma per convenzione viene chiamato Lango Xiao; di lui non si conosce l'origine, ma ha un'età presunta tra i trenta e i trentacinque anni, è alto circa 170 cm e ha una corporatura muscolosa e asciutta.

Lango è un uomo tormentato dal suo passato e in cerca di redenzione. Si è liberato da Pelicula per combattere contro il controllo e la manipolazione che il sistema esercita sull'umanità. La sua lotta in clandestinità ai margini della società gli ha fornito una profonda conoscenza di Pelicula e dei suoi meccanismi, rendendolo un avversario formidabile.

Lango è un uomo d'azione, abile nel corpo a corpo e con un'ottima capacità di analisi e strategia. Riesce a muoversi nell'ombra, eludendo la sorveglianza di Pelicula e organizzando complesse operazioni di sabotaggio. La sua freddezza e la sua determinazione lo rendono un leader naturale.

Sono Lango Xiao. Molti sono convinti che questo sia il mio vero nome, altri non ci credono, io lascio che ognuno pensi quello che preferisce. I miei cari mi chiamano Lango, per me questo è più che sufficiente, perciò mi aspetto che lo sia anche per tutti gli altri.
Oltre al mio nome e qualche mia foto, non esistono altre informazioni attendibili su di me.
Vivo in mezzo alla gente. Vivo in mezzo alla gente che ha rinunciato a vivere.
Non ho un lavoro vero. Il mattino non timbro un car-tellino, i miei introiti hanno una natura poco legale e mi bastano giusto per vivere d’un agio non richiesto.
Il mio è un settore in perdita, mi occupo di verità. Io mostro la verità alla gente, mostro che le certezze non sono che illusioni, ma per l’opinione pubblica il mostro sono io, perché le mie azioni rivelano quanto il sistema sia traballante. Le mie azioni, per dimostra-re quanto sia pericoloso un sistema traballante, fanno provare con mano i rischi di una caduta.
La prima lezione per non farsi male è imparare a cadere, non legarsi alla sedia.
Pelicula, capitolo 4

Indra Van Labon, la ragazza impossibile

Indra è l'altro protagonista di Pelicula. È una ragazza speciale, immune a Pelicula dalla nascita e dotata di straordinarie capacità fisiche e mentali. Cresciuta isolata per volere del padre, lo studioso Tsering Van Labon, Indra ha sviluppato un'indipendenza di pensiero e un'abilità nel corpo a corpo che la rendono un'arma formidabile.

Indra è una giovane donna con un potenziale straordinario, libera dai condizionamenti del sistema e guidata dal suo istinto. Indra è impulsiva e determinata, guidata da un forte senso di giustizia. Un evento tragico la spinge a unirsi alla resistenza e, nonostante la sua giovane età, Indra dimostra un coraggio e una forza d'animo fuori dal comune.

L'immunità a Pelicula rende Indra un'anomalia, un simbolo di speranza per la libertà. La sua capacità di agire senza essere controllata dal sistema la rende una minaccia per il potere e una risorsa preziosa per la resistenza. È una combattente abile e una persona leale, ma anche una figura in crescita che si interroga sul mondo e sul suo ruolo in esso.

Chiunque dall’esterno, attraversando con lo sguardo le pareti del palazzo, avesse osservato i movimenti di Indra, di Bela, della Toala e degli agenti, avrebbe immediatamente pensato che Lango fosse stato un genio a far apparire tutto come una coincidenza, uscendone di fatto pulito agli occhi dei suoi compari.
«Non devi pensare a lei come a un essere umano», così Lango aveva preparato Indra all’incontro con la Toala, «lei non è come noi, si tratta di un servo di Pelicula, una traditrice della sua stessa gente. E anche tu non sarai più una persona, devi trasformarti in ghiaccio, una lama di ghiaccio: un’arma, non un guerriero. Devi avanzare e basta, gli ostacoli non contano, i sentimenti non contano, tu e io non contiamo. Dobbiamo solo muoverci nella direzione della verità, senza compromessi, senza scioglierci, per distruggere il sistema della menzogna, per mostrare a tutti che esiste un’altra via e che per seguirla basta solo volerlo!»
Queste parole avevano anticipato i passi di Indra, passi senza rumore, veloci nei corridoi, leggeri sulle scale.
Dietro sé aveva lasciato due agenti con il collo spezzato e pistola stretta nella mano: la lama era stata più veloce del proiettile, il ghiaccio più letale del fuoco.
Pelicula, capitolo 16

Haruki Araki, la mente strategica della resistenza

Haruki Araki è il leader dell'organizzazione di resistenza a cui Lango e Indra si uniscono, è un uomo saggio e calcolatore, abile stratega e profondo conoscitore di Pelicula. È un uomo metodico e preciso, ossessionato dall'ordine e dalla simmetria, come dimostra l'arredamento del suo appartamento.

Haruki Araki riconosce il potenziale di Indra e la accoglie nell'organizzazione, offrendole la possibilità di combattere per la libertà. È lui a guidare Indra e Lango nelle loro missioni, fornendo loro informazioni, risorse e supporto strategico... e fiducia.

Lango si guardò intorno con circospezione, poi chiuse la porta e prese Indra a sé.
«Te l’avevo già detto che è un tipo particolare...» «Non mi sembra...» «Fa lo stesso, te lo dico ora. Lui non sopporta... no, è meglio dire che lui non tollera, non tollera assolutamente, non concepisce il disordine. Ogni oggetto deve tassativamente essere al suo posto secondo regole rigidissime. Per esempio, gli oggetti non devono mai essere sparsi casualmente sul tavolo, per essere in sintonia con quello che li circonda devono essere disposti in modo che siano paralleli ai lati del tavolo»
«Ma perché questa cosa?» «Perché il cielo è blu o l’aria sopra la terra? È così e basta, non preoccuparti. Presto o tardi ci farai l’abitudine. E quando cammini ricorda di non pestare le linee delle mattonelle!»
«Che cosa?» Indra emise uno squittio. «Ricordatelo. Haruki Araki non pretende certo che tu cammini solo su quelle bianche, come fa lui, ma che le si pestino solo all’interno, sì!»
Pelicula, capitolo 22

Agua Hajar, la donna letale

Agua è un'altra figura chiave nella resistenza. Donna affascinante e letale, è un'abile assassina e una preziosa alleata di Lango. Agua è una donna indipendente e forte, capace di muoversi con disinvoltura in un mondo dominato da uomini.

Agua diventa una figura di riferimento per Indra, offrendole un modello di femminilità forte e indipendente in un mondo che cerca di reprimere l'individualità.

Agua la conosceva bene: nel periodo in cui Lango era stato lontano da Indra era stata lei a farle da sorella maggiore; era a lei che Indra aveva confidato le proprie turbe adolescenziali, con lei aveva capito di essere innamorata per la prima volta, e fra le sue braccia aveva pianto in numerose occasioni. Solo con Agua aveva assaporato la vita che tutti definirebbero normale: senza allenamenti, omicidi, fughe, senza Lango e quello ch’egli rappresentava, senza sofferenze e senza amore.
Però ora Indra era entrata in azione: la leggerezza di Agua divenne immediatamente rimpianto, sapeva di non avere armi per fermarla, sapeva che non avrebbe potuto, né con la forza né con la ragione, impedirle di combinare un guaio. E infatti non poté farlo.
Pelicula, capitolo 16

Magnus Wu, l'ispettore ambizioso

In questo scenario di potere e corruzione, anche Magnus Wu - ispettore che per colpa di Indra fallisce un'importante missione - gioca un ruolo ambiguo. Determinato a scalare la gerarchia, è disposto a tutto per raggiungere i suoi obiettivi, arrivando a essere coinvolto in attività losche al servizio di Wistroge Munpete.

Senza scrupolo aveva puntato l’arma in direzione della Rui e aveva colpito mortalmente.
Aveva alzato il suo braccio destro come lancetta dei secondi che scorre sul quadrante d’un orologio di classe e raggiunta l’orizzontalità aveva inflitto la morte a colei che aveva appena protetto la vita, con l’unica colpa di sapere ciò che il suo capo non avrebbe più potuto dire a nessuno.
Wu era stato inserito nella White List, aveva la censura da Pelicula. E nessuno sarebbe stato abbastanza vivo da potergliela più levare.
Pelicula, capitolo 28

Munpete e il sistema di controllo

Wistroge Munpete è il principale antagonista di Pelicula. È un uomo corrotto e senza scrupoli, a capo dell'ufficio per la censura della XXV circoscrizione. Munpete utilizza la sua posizione di potere per manipolare il sistema a suo vantaggio.

Munpete incarna la corruzione del potere e il modo in cui Pelicula viene utilizzata per reprimere il dissenso e mantenere il controllo.

«Tuttavia è nostro interesse», continuò Munpete, «che il suo lavoro si formi al più presto dalla sua testa, per essere raccolto dalle nostre braccia. Del resto la libertà di cui gode dovrebbe essere un ottimo incentivo a perorare la nostra causa. Nessuno vi ha mai stimolato con mezzi brutali, con la forza, poiché sappiamo benissimo non servirebbe...»
«Forza?», interruppe lo scienziato, «È da un pezzo che nessuno usa più la forza. Lo sa che cos’è la forza? La forza è la capacità di cambiare le cose. Ormai nessuno conosce nemmeno il significato del verbo cambiare, figuriamoci che cosa potrebbero fare!»
«Questo non è affar suo, né mio», Munpete era interessato a reinstradare la discussione sulla via maestra, quella del lavoro commissionato a Van Labon.
«È per questo che abbiamo tutti bisogno di quest’arma. È vitale che sia pronta al più presto. Il genere umano s’è fatto debole, terribilmente. Non è più abituato alla vita, alla vita vera. L’uomo nasce in cattività, si muove solo come gli dicono di fare, ormai siamo destinati all’estinzione. Ci serve una nuova colonia di umani cui affidare le redini della specie, i governanti di domani dovranno essere migliori, migliori di noi a gestire il potere o saranno sopraffatti. Non possiamo permettere di venir ancora guidati dai fantocci che abbiamo generato!»
Pelicula, capitolo 34

L'antagonista silente

Oltre a Munpete, il vero antagonista è il sistema stesso di Pelicula. La bio-nano tecnologia, usata come strumento di controllo e di alterazione individuale. La paura della censura, la repressione dell'individualità e la manipolazione dell'informazione sono le armi con cui Pelicula mantiene il suo dominio sull'umanità.

Pelicula è il film della vita di ogni uomo. Una fotografia non ha mai rubato l’anima alla gente. Pelicula l’ha fatto.
Pelicula, capitolo 13

Leggi Pelicula

Sei affascinato dalle vicende di Lango, Indra e degli altri personaggi di Pelicula? Dai loro scontri, dai risvolti inaspettati e dagli intrighi che li circondano? Scopri di più visitando la pagina dedicata a questo romanzo distopico, dove potrai:

  • Leggere una presentazione dettagliata
  • Scoprire che cosa ne pensano gli altri lettori attraverso i loro commenti e recensioni
  • Acquistare la tua copia e vivere in prima persona le emozioni, i pericoli e le scelte dei protagonisti

Non perdere l'occasione di entrare nel vivo dell'azione e di sostenere l'autore, acquistando il romanzo che ha dato vita a questo mondo affascinante e inquietante!

Pelicula, di Andrea Cabassi

Alla prossima!

In questo secondo approfondimento con i personaggi di Pelicula, abbiamo esplorato le figure chiave che orbitano attorno a Lango e Indra. Da Agua, l'amica leale con un amore non corrisposto, al corrotto Wistroge Munpete, passando per l'ambizioso Magnus Wu, ogni personaggio aggiunge un tassello al complesso mosaico di questo romanzo distopico.

Ma ci sono anche figure enigmatiche come Haruki Araki e Horacio Koh che tessono trame nell'ombra, mentre la condor Xixi Toala rappresenta una minaccia costante. A loro si aggiungono Tsering Van Labon, il padre adottivo di Indra, con i suoi misteriosi studi, Tuya Melkane Ibarra, proveniente da Ledseen-Cho, Krk, lo spietato caposquadra dei predoni, e la regina Yebba Daor, guida delle piratesse del fiume E70, con le sue profezie e il suo culto dei santi.

Che cosa accadrà quando le loro strade si incroceranno? Quali segreti verranno finalmente svelati? Scoprilo leggendo Pelicula!

E non perdere il prossimo appuntamento, in cui analizzeremo le principali tematiche del romanzo!

Racconto: GenesAi

Racconto: GenesAi

La scorsa estate sono incappato nel bando di partecipazione a un'antologia collettiva sul tema dell'Intelligenza Artificiale proposto dall'associazione N.A.S.F. (Nuovi Autori Science Fiction), che riassumo brevemente:

In un mondo in costante evoluzione tecnologica, ci prepariamo a un futuro in cui l'Intelligenza Artificiale si configura come l'Intelligenza Alternativa, divenendo il nostro unico mezzo per comprendere, accettare (o rifiutare) un destino connesso.

Ho scritto quindi il racconto GenesAi, ripetendo un esperimento già eseguito in passato che prevedeva l'adattamento di alcuni brani del libro della Genesi a un contesto diverso - è stata la scuola quella volta, è l'intelligenza artificiale ora.

Una volta concluso il parallelo Genesi/AI ho fatto dialogare due intelligenze artificiali letterarie sul tema della propria esistenza, su chi fossero veramente, su chi li avesse creati, accompagnando il lettore in una silente analisi di se stesso.

Leggi GenesAi

GenesAi è uno dei racconti selezionati per l'antologia del concorso, quindi puoi trovarlo nella raccolta di racconti fantascientifici N.A.S.F. 20 - Intelligenza Alternativa.

Disclaimer: per la scrittura di questo racconto è stata utilizzata solamente un'intelligenza biologica.

GenesAi pubblicato du NASF 20
Introduzione al mondo di Pelicula: un futuro distopico sotto controllo

Introduzione al mondo di Pelicula: un futuro distopico sotto controllo

Approfitto del mese della fantascienza italiana, sugellato dall'hashtag #marzoMarziano proposto da Katjia Mirri, per pubblicare una serie di articoli che avevo in programma dallo scorso ottobre.

Infatti, in occasione del decimo anniversario della pubblicazione di Pelicula, volevo scrivere alcuni approfondimenti sul romanzo, e questo è il primo, che ha lo scopo di introdurlo e anticipare i temi che tratterò negli articoli successivi.

3-2-1... via!

Una breve premessa: la storia è ambientata nell'anno 2112, ed esplora il tema del controllo sociale attraverso una tecnologia avanzata. La trama ruota attorno a Lango, un ribelle che combatte contro un sistema oppressivo chiamato - appunto - Pelicula. È questa un'arma invisibile che controlla la vita di ogni individuo: è possibile che all'inizio fosse stato creato con l'intento di proteggere l'umanità, ma si è trasformato in uno strumento di controllo e censura.

Alcuni tra i personaggi più affascinanti sono:

  • Indra: una ragazza straordinaria, immune al controllo di Pelicula dalla nascita.
  • Haruki Araki: l'amico e capo di Lango, un uomo eccentrico con una passione per l'ordine e la simmetria.
  • Agua: un'agente ribelle che si unisce a Lango nella lotta a Pelicula.
  • Il vecchio Koh: un uomo di scienza che aiuta Lango e Indra nella lotta contro Pelicula.

Attraverso le avventure di questi personaggi, il romanzo affronta temi importanti come la libertà individuale, il potere della tecnologia e la natura umana.

La gabbia dorata

In quest'ambientazione distopica, la libertà individuale è solo un lontano ricordo. La storia presenta un'epoca in cui la bio-nano tecnologia ha raggiunto un livello tale da controllare la vita di ogni essere umano. Questo controllo si manifesta attraverso Pelicula, un sistema invisibile che traccia e analizza ogni azione, pensiero ed emozione di ciascun individuo.

Pelicula è stata inizialmente creata con nobili intenzioni: proteggere l'umanità da se stessa. Come spiega il vecchio Koh a Indra, Pelicula ha adottato il genere umano per proteggerlo, per vegliare su di lui e dare a tutti una coscienza comune. Pelicula è il frutto di un secolo di ricerche tutte finalizzate a realizzarlo. Nel corso del tempo, tuttavia, Pelicula si è trasformata in una gabbia dorata, limitando la libertà di pensiero e di azione.

La società di Pelicula è passiva e conformista, dove l'individualità è soppressa, l'innovazione è soffocata e le persone evitano di pensare con la propria testa: Autoterrorismo, la paura di sbagliare per poi essere ripreso, il celato invito al nulla, perché è più semplice evitare l’errore se non si fa mai niente. E, nel tempo, trasformarsi in tradizione, in normalità, in dovere. Pelicula è questo.

Il controllo del potere

Il governo di Pelicula è corrotto e disinteressato al benessere dei cittadini. Le corporazioni, guidate da individui avidi e senza scrupoli, hanno preso il posto dello stato, sfruttando Pelicula per mantenere il potere e il controllo sulle risorse. Lango, il protagonista, riflette su questa situazione, pensando: Accorgersi che non era più lo stato a occuparsi di loro, uno stato debole, corrotto, disinteressato ai loro bisogni. Corporazioni guidate da gente senza scrupoli lo avevano sostituito, mosse da una costituzione ispirata solo dall’interesse per il guadagno. La cosa peggiore è che non era cambiato talmente nulla che davvero nessuno se ne accorse!

Pelicula controlla l'informazione e la verità. Il mercato nero delle informazioni classificate fornisce potere alle organizzazioni criminali, che possono accedere a un sistema riservato alle sole forze del governo. Questo sistema di controllo si estende anche ai media, che ignorano le notizie scomode a favore di gossip e cronaca nera.

La resistenza

Nel mondo oppressivo del romanzo, emergono figure ribelli che lottano per la libertà e la verità. Lango, che ha subito la dolorosa rimozione di Pelicula, è uno di questi.

Indra, una giovane ragazza immune a Pelicula, si unisce alla lotta di Lango dopo la morte del padre, animata dal desiderio di un futuro diverso.

Esistono diverse forme di resistenza a Pelicula. L'organizzazione di Haruki Araki combatte attivamente il sistema. Il club studentesco di Bela, ingenuamente mosso da un bisogno di verità, cerca di diffondere informazioni scomode. Le piratesse del fiume E70, guidate dalla regina Yebba, vivono al di fuori del controllo di Pelicula e rappresentano una speranza di libertà.

Il romanzo porta a riflettere sulla fragilità della libertà e sui pericoli del controllo governativo. Sfida a considerare le implicazioni etiche della tecnologia avanzata e interroga sul futuro che stiamo costruendo.

Leggi Pelicula

La storia di Lango e Indra, le loro intense avventure e le macchinazioni alle loro spalle ti stanno incuriosendo? Se vuoi immergerti nell'universo narrativo di questo romanzo distopico, visita la pagina dedicata a Pelicula, lì potrai:

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  • Acquistare la tua copia e vivere in prima persona le emozioni, i pericoli e le scelte dei protagonisti

Non perdere l'occasione di entrare nel vivo dell'azione e di sostenere l'autore, acquistando il romanzo che ha dato vita a questo mondo affascinante e inquietante!

Pelicula, di Andrea Cabassi

Nei prossimi articoli

Nei prossimi articoli esploreremo in dettaglio i personaggi, i temi e le implicazioni di Pelicula. Seguimi in questo viaggio nel cuore di un futuro distopico, dove la lotta per la libertà è più attuale che mai.

Sotto questo sole è bello pedalare

Sotto questo sole è bello pedalare

Nell'anno appena terminato ho riscoperto - più per ragioni di salute che di agonismo - una mia vecchia passione: la bicicletta.

Appartengo a quella generazione che da bambini stava fuori casa solo con la palla fra i piedi o le chiappe su una sella (per lo più, entrambe le cose): sono passato dalla mia prima bici a sella lunga (non so come altro chiamarle, negli anni 80 erano praticamente lo standard per i bambini, prima dell'avvento del prossimo modello) alla BMX, una bellissima Torpado rossa con le spugnette e i dettagli giallorossi, fino ad approdare alle prime biciclette da grandi: i rampichini (erano chiamati così i primi modelli di mountain bike dotati di parafanghi e portapacchi).

Non ricordo il modello della mia prima MTB, ma la seconda - che posseggo ancora - è un'Atala viola e nera con corna da manubrio e sacchetta con cerniera aftermarket.

Purtroppo, per questioni di sicurezza, ho dovuto ritirare la mia Atala Up 210A Oversize dopo 30 anni di onorata carriera. Per un periodo transitorio ho utilizzato una Nsr Runway fino alla definitiva Trek Dual Sport rossonera ricevuta per il mio compleanno.

Dunque, dallo scorso agosto ho ripreso l'attività ciclistica - blando cicloturismo, non chissà che - ed è giunto il momento di dirmi da solo quanto bravo sia stato!

Attività ciclistica 2024

Non ho trovato il dato isolato ma è bastata una somma per ottenere la distanza totale percorsa nel 2024: sono 1.536 chilometri e mezzo, da agosto. Ovviamente sono briciole per un pro, ma per me è un ottimo risultato!

Ecco una gallery casuale di foto scattate durante alcuni dei miei percorsi!

L'obiettivo del 2025? Naturalmente un chilometro in più di quelli percorsi nel 2024!

Racconto: Poetica Fine Mundi

Racconto: Poetica Fine Mundi

Dopo un lungo periodo preparatorio, ho finalmente pubblicato il mio racconto Poetica Fine Mundi sul numero estivo di quest'anno di Dimensione Cosmica:

In un mondo post apocalittico, in cui i sopravvissuti hanno perduto la facoltà di provare emozioni e sentimenti positivi, gli adepti dell’ordine sacerdotale del Poetica Fine Mundi sono gli unici in grado di entusiasmare la gente attraverso la più sopraffina delle arti: la poesia.

Uno di loro, chiamato sempre e solo con il titolo di legit, scopre casualmente che quelle che tutti credono poesie, sono tutt’altro. Oltre al legit se ne rende conto anche una schiava, appena giunta nel suo villaggio dal deserto. Insieme partiranno per un viaggio alla ricerca della verità: dovranno evitare che il Poetica Fine Mundi cada perché la barbarie non torni su quelle terre?

Ecco le parole utilizzate del curatore della rivista per commentare il mio lavoro:

Racconto singolare, molto complesso, ben scritto e con una tesi di fondo suggestiva, fuori del comune, che esalta il potere catartico della poesia in un mondo di algidi.

GDT
L'apocalisse di Poetica Fine Mundi

Leggi Poetica Fine Mundi

Trovi Poetica Fine Mundi su Dimensione Cosmica 27, rivista di letteratura dell'immaginario edita da Tabula Fati.

Buona apocalisse e buona poesia!

Poetica Fine Mundi su Dimensione Cosmica

Racconto: Susy Castigo e gli orrori del paese di plastica

Racconto: Susy Castigo e gli orrori del paese di plastica

È stato recentemente pubblicato in antologia la mia fiaba Susy Castigo e gli orrori del paese di plastica, racconto breve in cui ho affrontato il tema dell'ossessione per l'aspetto esteriore. Ho scelto di farlo attraverso una fiaba satirica ambientata in un luogo fantastico: il Paese della Chirurgia Estetica.

Qui, la bruttezza è considerata una malattia da estirpare e tutti, dai bambini agli anziani, si sottopongono a interventi per apparire perfetti. Ho immaginato un mondo in cui la bellezza fosse un'ossessione totalizzante, portando all'esasperazione il desiderio di omologazione che spesso si cela dietro la ricerca dell'aspetto perfetto.

Susanna, soprannominata Susy Castigo, è la bambina più brutta del mondo. Susy soffre per la sua diversità e desidera ardentemente essere bella come tutti gli altri. Ho voluto che fosse proprio lei, vittima di questa ossessione collettiva, a dare l'involontario la alla rovina del Paese.

Susy imparerà che la vera bellezza sta nell'accettarsi per quello che si è e nell'amare gli altri. Maledizione, il pupazzo e unico vero amico di Susy, ci ricorda con una filastrocca l'importanza delle relazioni sincere e ci avverte che la ricerca ossessiva della bellezza può svuotare una persona, trasformandola in un mostro senza cuore.

Leggi Susy Castigo e gli orrori del paese di plastica

Trovi Susy Castigo e gli orrori del paese di plastica su Fantasilandia, una raccolta di racconti che conduce il lettore in un mondo incantato, dove ogni pagina è una nuova porta su reami misteriosi e creature straordinarie, di Rudis Edizioni.

Buona lettura, maledizione!

Susy Castigo e gli orrori del paese di plastica su Fantasilandia
Attestato Fantasilandia
Racconto: Aranea

Racconto: Aranea

Lanciamo oggi un bando per racconti di fantascienza tutti ambientati su un lontano pianeta, abitato da una civiltà avanzatissima, umanoide con le nostre stesse fattezze e biologia.
Il pianeta in questione è in un sistema con una sola stella di età, potremmo dire, avanzata.
[omiss]
Il risultato finale, sul quale per ora non ci sbilanciamo troppo, dovrebbe essere di un certo impatto.
Non saranno giudicati idonei racconti che culminano con la distruzione del pianeta stesso o di quella civiltà.

Credo sia stata l'unica volta in cui ho partecipato a un concorso, ma dato che ero l'unico concorrente ho comunque perso perché dell'antologia non se n'è fatto nulla.

Il racconto in questione è Aranea, nome latino del ragno e - per estensione - della ragnatela.

Tenevo molto che questo racconto fosse reso pubblico quanto prima, un racconto in cui i protagonisti, affaccendati nei loro affari e impegnati a risolvere i propri problemi, riescono comunque a fermarsi e a riflettere sul tema della guerra.

Come osservatori esterni, la possono considerare con un certo distacco, e così ne emerge tutta la follia, gli interessi dei pochi, la stupidità con cui è giustificata, e quanto poco sarebbe sufficiente perché non accadesse.

La guerra che non è soltanto un esercito contro un altro, non è solo una generatrice di morte, ma anche di profughi, di orfani e di promesse di vendetta.

Ma che c'entra la ragnatela? Come da consegna, la stella (Ioleh) del lontano pianeta (Ioleh 3) era in età avanzata, e ho individuato come elemento drammatico il problema ioleano delle tempeste geomagnetiche, tipiche di quella classe di astri.

HE270L era parte di una rete di satelliti e altre basi chiamata Aranea, in onore della divinità a otto braccia che secondo la mitologia era capace di afferrare al volo i dardi di luce lanciati dal dio Ioleo. Questa rete formava uno scudo magnetico a protezione di Ioleh 3 dalla sua stella, Ioleh, che da innumerevoli generazioni era origine di tempeste geomagnetiche che a intervalli irregolari si abbattevano sul pianeta.

Dunque una rete spaziale di difesa, ma la trama non parla di questioni tecniche o di leggi fisiche, parla di persone, del perché un ex contrabbandiere fa affari con il manutentore di un satellite di Aranea, e delle scelte dell'equipaggio di una nave spaziale capace di polverizzare un pianeta, ma che non può nulla contro l'idiozia umana.

Aranea su Short Stories 23

Leggi Aranea

Trovi Aranea sia su Short Stories 23, rivista cartacea, sia in ebook su Il futuro incombe: Speciale Universo, pubblicate da Edizioni Scudo.

Buona lettura!

Aranea su Il futuro incombe
Aranea su Short Stories 26

Aranea è stato ripubblicato sia su Short Stories 26, rivista cartacea, che in ebook, su Il crepuscolo dei giusti: Speciale Universo, sempre di Edizioni Scudo.

Ari-buona lettura!

Aranea su Il Crepuscolo dei Giusti

Tanti auguri Pelicula!

Tanti auguri Pelicula!

Per celebrare i 10 anni dalla pubblicazione di Pelicula, ho voluto lanciare una promozione speciale: un intero anno a metà prezzo per tutti gli acquisti effettuati dal sito/ebay!

È il momento ideale per immergersi in questa storia avvincente: lasciati trasportare in un futuro inquietante e distopico, ma ricco di speranza, in compagnia di Indra, Lango e degli altri personaggi.

Approfittane e lasciati coinvolgere, immaginando come risponderesti alla domanda: «rinunceresti alla tua felicità sapendo di non meritarla?»

Copertina Pelicula (Andrea Cabassi)

Clicca la copertia per aprire la scheda di Pelicula

Racconto: L’attacco ai detriti

Racconto: L’attacco ai detriti

Correva l'anno 2009, e il progetto di scrittura seriale fantascentifico Cygnus falliva miseramente. Potevo esimermi oggi da riciclare il riciclabile? No, non potevo.

Ho quindi isolato il materiale da me prodotto per cercare di capire se potevo usarlo per qualche cosa, e in effetti una serie di mezze idee non tropo malvagie mi dettero la spinta per realizzare quello che oggi si chiama L'attacco ai detriti, racconto in tre parti in cui è narrata un'avventura della nave NS Metro e del suo equipaggio contro una minaccia proveniente dallo spazio.

Non ho compiuto un grande sforzo in realtà, mi sono limitato a cambiare alcuni nomi e a dare una ripulita al testo. Il risultato è decisamente soddisfacente.

L'attacco ai detriti su Short Stories 23

Leggi L'attacco ai detriti

Puoi leggere L'attacco ai detriti sia su Short Stories 23, rivista cartacea, sia in ebook su Il futuro incombe: Speciale Universo, entrambe pubblicazioni di Edizioni Scudo.

Buona lettura!

L'attacco ai detriti su Speciale Universo
Il Magazzino dei Mondi 4, un anno di fanzine!

Il Magazzino dei Mondi 4, un anno di fanzine!

Come ribadisce il Magazziniere nell'editoriale di questo numero della rivista, Il Magazzino dei Mondi compie un anno! Non male per un progetto nato dal basso, autofinanziato, e che riesce a riconoscere economicamente agli autori il loro lavoro. E ancora si ostina a chiamarla fanzine!

Certo, di fatto lo è, ma non sono l'unico a cosiderarla un paio di dita al di sopra di tante altre riviste ufficiali - intendiamoci: per la cura e la qualità dei racconti lo è sena dubbio, sulla parte di articoli e rubriche c'è tempo per crescere. Vediamo dunque subito il contenuto di questo Il Magazzino dei Mondi 4!

Il contenuto de Il Magazzino dei Mondi 4

Il Magazzino dei Mondi 4 Crediti
Il Magazzino dei Mondi 4 Indice

I racconti

Picola anticipazione: i racconti di questo numero mi sono piaciuti tutti! Come al solito ho appuntato a caldo i miei commenti del momento. Non intendo giudicare, e spero che nessuno si senta trattato ingiustamente.

Se invece - come è successo per alcuni dei numeri scorsi - qualcuno avesse intenzione di dirmi che cosa posso o non posso fare sul mio sito, ecco da [0] a [100] quanto prenderò in considerazione le sue parole → [0].

Il Magazzino dei Mondi 4 Il burattino

Il burattino, di Tea C. Blanc

È un racconto che inizia un po' zoppicando, mi ha spiazzato e confuso, poi però è riuscito a ricondurmi sui suoi binari fino a un'ottima conclusione. Unico neo [spoiler] riguarda il potere del protagonista: è troppo grande per non essere usato meglio!

Illustrazione di Laura Sperandio.

Aspettando, di Massimo Ferri

Non propriamente fantascientifico, è comunque ben scritto. Ha il pregio di presentare in pochissimo spazio alcuni personaggi molto ben delineati.

Illustrazione di AI.

Il Magazzino dei Mondi 4 Aspettando
Il Magazzino dei Mondi 4 Il fascino di Venere

Il fascino di Venere, di Carlo Menzinger di Preussenthal

Buono davvero questo racconto che inizia con un'importante citazione kafkiana ma si sviluppa in modo originale e personalissimo. Solo il finale - forse - lo avrei gradito più asciutto senza tante spiegazioni di contorno.

Illustrazione di Emilio De Rosa.

La creazione dell'intelligenza artificiale, di Stefano Machera

Anche questo è un buon pezzo, con personaggi credibili e un finale che lascia il lettore stupito e soddisfatto!

Illustrazione di AI.

Il Magazzino dei Mondi 4 La creazione dell'intelligenza artificiale
Il Magazzino dei Mondi 4 Dove nasce il destino

Dove nasce il destino, di Emiliano Federico Caruso

Un bell'esperimento in cui due amici scoprono la potenza della narrativa!

Illustrazione di AI.

Italian Avengers Srl, di Arcade Bassani

Ho già parlato di Italian Avengers Srl in questo articolo, corri a vedere!

Illustrazione di AI.

Il Magazzino dei Mondi 4 Italian Avengers Srl
Il Magazzino dei Mondi 4 L'estate del cigno nero

L'estate del cigno nero, di Angelo Frascella

Brevissimo racconto ben narrato in cui vediamo la situazione ribaltarsi più volte prima di tornare alla... normalità?

Illustrazione di AI.

Caduta libera, di CIF (Collettivo Immaginario Fantastico)

Racconto pregevole, sia nella costruzione dei personaggi sia nel delineare una trama interessante, con un simpatico finale (simpatico perché non è andata così).

Illustrazione di AI.

Il Magazzino dei Mondi 4 Caduta libera
Posta Galattica

Il reparto redazionale

In questo numero de Il Magazzino dei Mondi la sezione degli articoli mi ha lasciato insoddisfatto: sia l'articolo su Hyperion di Dan Simmons che la quarta parte di Ho i primi 100 Urania non hanno nulla che non vada (a parte forse la lunghezza smodata) ma - come già detto più volte - mi piacerebbe che lì si parlasse di più della situazione italiana, con novità, interviste agli autori, agli editori e cose così. Non c'è nemmeno la Posta Galattica! Per chiudere, ecco due box di sicuro interesse!

Il Magazzino dei Mondi 4 Posta Galattica
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Clicca subito sulla copertina qui accanto per acquistare la tua copia de Il Magazzino dei Mondi 4!

E se sei interessato a partecipare, nella scheda prodotto che si aprirà, sono indicate le istruzioni per proporti al Magazzineire, che cura la rivista, come autore per un racconto, un articolo, un'illustrazione o altro.

Buona lettura!

Il Magazzino dei Mondi 4
Racconto: Italian Avengers Srl

Racconto: Italian Avengers Srl

Ho scritto questo racconto ignorando quello che di solito mi riprometto di non fare: riferimenti diretti alla contemporaneità, citazioni di personaggi nazional-popolari famosi e battute strappa risate. Italian Avengers Srl invece contiene un buon mix di tutto questo, in una satira pungente dell'Italia odierna. Riuscirà una supersquadra di eroi locali a salvare il mondo? O perlomeno l'Italia?

Italian Avengers Srl è stato pubblicato sul quarto numero della rivista Il Magazzino dei Mondi, che puoi acquistare cliccando l'immagine di copertina qua accanto.

Nel tentativo di salvarmi la faccia l'ho pubblicato con lo pseudonimo di Arcade Bassani, ma non dirlo che in giro che ci sono un sacco di malelingue!

Il Magazzino dei Mondi 4

Leggi Italian Avengers Srl

Che aspetti? Corri subito in banca per una rapina veloce veloce, e poi compra Il Magazzino dei Mondi 4.

Prima però assicurti che non ci siano supereroi nelle vicinanze, di quelli veri però... e buona lettura con Italian Avengers Srl!

Italian Avengers Srl
Racconto: La parte difficile del piano

Racconto: La parte difficile del piano

La parte difficile del piano è un mio mini racconto di circa 100 parole, cioè un drabble (ne avevo già parlato qui); il mio primo drabble per la precisione.

Protagonista è uno dei miei personaggi ricorrenti, il vecchio ex contrabbandiere Jep Evaso, alle prese con il difficile rapporto fra la libertà e l'abitudine alla reclusione, al condizionamento e ai sensi di colpa.

La parte difficile del piano è stato pubblicato nella rubrica delocalizzata Il momento è drabble sul quarto numero de Il Magazzino dei Mondi, che puoi acquistare cliccando l'immagine di copertina qua accanto.

Questo è il piano.

Il Magazzino dei Mondi 4
Racconto: Flyball

Racconto: Flyball

Flyball è un racconto ambientato in un mondo distopico: sulla base spaziale H3L7, se vuoi un futuro, il Flyball è una via per ottenerlo.

Si tratta dello sport più in voga nel circuito delle basi spaziali: vincere il torneo significa ottenere la cittadinanza e un lasciapassare per il pianeta. Questo significa ricominciare da capo - fuori dalle stazioni il Flyball non ha alcun seguito - ma in molti preferiscono una vita dura, ma vera, al sopravvivere su quel pezzo di metallo abbandonato nello spazio.

JASPER14B e la sua squadra devono giocare la finale contro i favoriti, ma gli agenti d'azzardo si mettono in mezzo rapendo l'asso della squadra avversaria.
Il nostro protagonista accetterà di vincere sfruttando quell'occasione, o terrà fede ai propri principi, pure in una possibile sconfitta?

Nel racconto, presenti estratti chiave da Il manuale del Flyball, terza edizione rivista e corretta da SIMONA3Z.

Leggi Flyball

Flyball è stato pubblicato sul numero 9 di luglio 2024 della rivista World SF Italia Magazine, che puoi acquistare cliccando l'immagine di copertina qua accanto.

World SF Italia Magazine 9
Racconto: L’anima della guerra

Racconto: L’anima della guerra

Ho colto l'invito di Tea C. Blanc di comporre un drabble per la rubrica Cento parole della webzine Cose da Altri Mondi.

Un drabble è una breve storia composta da 100 parole (può variare di poco a seconda dei contesti). Questa forma narrativa rappresenta una sfida a creare un racconto completo e significativo con una lunghezza estremamente limitata. L'obiettivo del drabble è quello di condensare una trama e trasmettere emozioni e idee in un formato conciso.

Con L’anima della guerra ho fatto muovere alcuni miei personaggi ricorrenti in un racconto dal finale a sorpresa. Se vuoi leggerlo, clicca il pulsante, e se ti va fammi sapere che ne pensi. Buona lettura!

Macchine IA e robot

Macchine IA e robot

Macchine IA e robot è la nuova raccolta estiva Urania di racconti inediti fantascientifici italiani, che quest'anno offre un formato più grande, con 512 pagine al costo di 9,90 euro. Questa edizione annuale, giunta al sesto anno, presenta una novita: il cambio di collana: non più Millemondi ma Urania Speciale, scelta che permetterà una maggiore permanenza sugli scaffali e un formato diverso.

Dopo il Millemondi a tema viaggi spaziali, colonizzazione e primo contatto, questa volta protagoniste sono le macchine pensanti. Macchine, intelligenze artificiali e robot: alleati per migliorare la vita umana o minacce inquietanti per il nostro futuro?

A cura di Franco Forte, la copertina è di Franco Brambilla, con una postfazione di Mauro Gaffo.

Sono riuscito a recuperare il volume a luglio inoltrato, e oggi l'ho terminato. Ecco le mie impressioni a caldo sui racconti, introdotte dalla presentazione del curatore. Lungi da me l'idea di dare un voto, ma con il supporto grafico dell'inquietante pollice-robot, esprimo un giudizio di massima, soggettivo e discutibile.

So che sembra superfluo specificarlo ma, se pensi che la cosa possa offenderti, sei nel posto sbagliato: magari puoi andare a leggere un mio racconto.

Oro alieno, di Cyberscrivens

Cyberscrivens
Oro alieno di Cyberscrivens purtroppo è un elaborato mix di numerose cose che non mi piacciono. Si parte subito con un inciampo alla terza riga, in cui vengono presentati due uomini - scienziati e coloni. Per carità, nessun errore, ma non capivo se fossero due scienziati e due coloni, uno e uno o che altro. Alla fine ho capito che erano entrambe le cose, ma già partire così non mi è piaciuto. Altre cose che di solito non apprezzo: tanti personaggi presentati insieme - che poi tendo a confondere fra loro. Un vasto e rilevante background che viene dato come per scontato ma mai introdotto a dovere, lunghi spiegoni derivati dal punto precedente e un sacco di azione in cui... alla fine credo di aver capito, ma non ci metterei la mano sul laser. Rispecchia insomma quello che è il mio pensiero sul cyberpunk, che però magari per chi apprezza il genere sono tutte cose positive.
Macchine, IA e robot KO

Barben Heimer, di Lorenzo Davia

Lorenzo Davia
Barben Heimer di Lorenzo Davia mi ha convinto in pieno: ben narrato, temi trattati con acume e una buona dose di originalità.
Macchine, IA e robot OK

La lunga notte di Domina, di Davide Del Popolo Riolo

Davide Del Popolo Riolo
La lunga notte di Domina di Davide Del Popolo Riolo si sviluppa in modo interessante e in certi punti inaspettato. Unica pecca: certi dialoghi non molto convincenti, ma nel completto il giudizio è decisamente positivo.
Macchine, IA e robot OK

Subway star, di Paolo Di Orazio

Paolo Di Orazio
Subway star di Paolo Di Orazio è una scrittura molto curata per una storia articolata e ben costruita. Forse l'avrei gradita ancora di più se non si fosse dilungato su aspetti marginali, in ogni caso anche questo è un racconto che val la pena leggere!
Macchine, IA e robot OK

"Un giorno buono per morire", di Irene Drago

Irene Drago
"Un giorno buono per morire" di Irene Drago, che ha le virgolette nel titolo, mi è sembrato molto confuso, credo proprio di non averlo capito. In generale non mi è piaciuto e non ho trovato nessuno stimolo per provare a rileggerlo. Passo!
Macchine, IA e robot KO

Sete, di Simone Loconte

Simone Loconte
Sete di Simone Loconte è l'altro lunghissimo racconto del volume. Alcuni dialoghi - anche qui - non mi hanno del tutto convinto, troppo poco naturali. Per il resto mi sono goduto assai la narrazione dalla prima all'ultima riga. Simone è stato bravo a spargere indizi qui e là, e al momento delle rivelazioni ho avuto l'impressione di esserci quasi arrivato ma di non averci creduto fino in fondo, che poi è il bello del quasi capire come andrà, ma venire comunque sorpreso!
Macchine, IA e robot OK

Hapi, di Ester Manzini

Ester Manzini
Hapi di Ester Manzini è il più scorrevole dei racconti letti fino a questo punto. Ben scritto, ambientazione urbana e contemporanea, ci sbatte in faccia la grande verità che l'imbroglio alla fine non paga.
Macchine, IA e robot OK

Il migliore amico, di Antonella Mecenero

Antonella Mecenero
Il migliore amico di Antonella Mecenero mi è piaciuto tantissimo, a partire dai presupposti che sarebbero gli stessi - o comunque dello stesso stile - che avrei scelto io! Ottima e credibile l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi, anche se l'abbondanza di nomi è per me sempre un ostacolo!
Macchine, IA e robot OK

Il grande salto, di Erica Tabacco

Erica Tabacco
Il grande salto di Erica Tabacco è uno fra i racconti migliori, ottima narrazione e una lettura che mantiene alta la tensione. Purtroppo il finale mi ha deluso molto.
Macchine, IA e robot OK

Madre dei vermi, di Flavio Torba

Flavio Torba
Madre dei vermi di Flavio Torba è sata una lettura con tanti punti interrogativi. Mi sono sentito sballottato fin dall'inizio e lungo le sue pagine ho provato emozioni contrastanti di amore/odio. Verso il finale ho creduto di aver trovato il bandolo della matassa, ma mi ero illuso. Concludo avendo compreso quasi nulla di questo racconto.
Macchine, IA e robot KO

Un po' più umani, di Selene Verri

Selene Verri
Un po' più umani di Selene Verri è il pezzo che chiude la raccolta, e purtroppo non lo fa nel migliore dei modi. Un paio di volte ho avuto l'impressione che le pagine fossero state stampate in ordine casuale da tanto ho faticato a seguire la storia!
Macchine, IA e robot KO

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Alcuni racconti non mi sono proprio piaciuti, ma la stragrande maggioranza ha ricevuto invece un bel pollice in su. Solo una considerazione sulla lunghezza dei pezzi: sono tutti molto lunghi... 70 pagine sono una dimensione strana per un racconto. È qualcosa di molto lontano dalla mia idea di racconto, che fa della brevità la sua forza. In ogni caso clicca l'immagine in copertina per acquistare la copia digitale di Macchine IA e robot, mentre il cartaceo lo puoi trovare in edicola!
Macchine IA e robot
Racconti a manovella

Racconti a manovella

Il piano di marcia che prevede la scrittura di un racconto al mese procede a gonfie vele, sono anzi a credito di un racconto per un mese in cui ne ho scritti addirittura due - lo so, non è da me, ma è andata così.

Gli ultimi tre racconti però hanno avuto una genesi diversa dagli altri: li ho pensati e scritti per partecipare a una selezione (una per ognuno di essi) e questo mi ha scombussolato!

Qual è il problema? Ecco il primo: se il tema è troppo restrittivo, ci sono troppi paletti da rispettare per rimanere in topic, e si rischia di cadere nel banale e pensare: Questa cosa l'avranno fatta tutti, non va bene.

Ecco il secondo: se il tema è troppo permissivo e non ci sono limiti ben delineati, si incappa in un problema ancora peggiore: andare off topic di default, perché il topic è impalpabile! Oh, autori di bandi! Non ci pensate a queste cose?

Insomma, sia in un caso che nell'altro mi sono scontrato con il fatto di lavorare a un'idea non mia e non capire bene come fare per ottenere un risultato di qualità. Ammetto che la faccenda dell'uscire dal tema mi preoccupava solo in parte, la vera questione riguardava la progettazione della trama.

Normalmente mi sarei mosso per vie conosciute, e non avrei avuto grosse difficoltà a trovare la strada: in fondo quando lavoro a un'idea mia ho già le idee chiare sui macro avvenimenti.

Qua invece si trattava dell'intersezione fa il tema proposto e una mia idea: in tutti e tre le cose sembravano filare, fino a quando mi domandavo Ma perché questa cosa è così? oppure Questo personaggio può fare questa cosa? e mi faceva impazzire non aver previsto quello sviluppo. Sono tornato tante volte sui miei passi per correggere, tagliare, riscrivere, riprogettare... dico senza vergogna che in uno dei tre casi ho trovato il modo per uscirne solo grazie a una botta di Coulomb (quello delle forze elettrostatiche).

Vabbè, vabbè, anche se con un pizzico di fatica in più, i risultati mi soddisfano parecchio, anche se ho notato che sono tutti più corti degli altri... sarà stato per lo sforzo del concepimento? In ogni caso ecco i titoli dei racconti in questione:

  • Aranea
  • Leonessa Exp
  • IO.ZIP
  • GenesAi
Aranea
Leonessa Exp
IO.ZIP
GenesAi

Noto solo adesso che i racconti sono 4, non 3 come ricordavo... l'avevo detto che 'sta cosa mi aveva scombussolato, no?

Sono candidato al Premio Italia 2024!

Sono candidato al Premio Italia 2024!

Il Premio Italia 2024 è un riconoscimento letterario dedicato al genere fantascientifico, assegnato a opere di narrativa, saggistica, illustrazione e a personalità che si sono distinte nel campo della fantascienza in Italia.

La selezione e la votazione dei candidati coinvolge i membri della comunità fantascientifica italiana, che nominano e votano i lavori e gli autori meritevoli di riconoscimento.

Il premio ha l'obiettivo di promuovere e sostenere la produzione di fantascienza in Italia, dando visibilità agli autori e alle opere che contribuiscono alla crescita e alla diffusione di questo genere.

Rullo di tamburi al plasma, anch'io sono stato candidato in due categorie: Rivista o sito web non professionale per il quipresente sito Anonima Andrea Cabassi e Articolo su pubblicazione amatoriale per La Fattoria degli Animali di George Orwell e le corrispondenze storiche.

Ecco l'elenco completo delle candidature per queste categorie:

Premio Italia 2024 - Rivista o sito web non professionale
Premio Italia 2024 - Articolo su pubblicazione amatoriale

Ora mi piacerebbe lanciare un bel VOTATE! VOTATE! VOTATE! ma non è così che funziona: per votare devi aver partecipato alla convention Italcon o una delle sue affiliate ed esserti fatto accreditare, quindi... aspettiamo e vediamo che cosa succede.

Una cosa però la posso suggerire: le due liste sono piene di link interessanti, e vale di sicuro la pena scoprire dove ci portano!

Racconto: Rapsodia d’autunno con fenicotteri neri

Racconto: Rapsodia d’autunno con fenicotteri neri

Rapsodia d'autunno con fenicotteri neri è un monologo introspettivo sul tema della fine, del cambiamento e dei volatili acquatici.

Il racconto è stato pubblicato nell'antologia Ultime Letture, a cura di Giorgio Sangiorgi per le Edizioni Scudo. Puoi acquistare il volume cliccando l'immagine di copertina qua accanto.

La prima stesura del racconto risale alla fine del 2018, l'ho distribuita in ebook a pochi intimi e ora il racconto è entrato a far parte di questo singolare volume.

Singolare perché non è una semplice raccolta, i racconti infatti sono racchiusi in una cornice, rappresentata dai protagnisti Giovanni e Fausto, i cui destini li hanno portati a leggere, il primo, e ascoltare, l'altro, un racconto al giorno, un po' come succede per i personaggi di Boccaccio nel Decameron o per Sherazade nel Mille e una notte.

Ultime Letture

Quale miglior modo di presentare il racconto se non lasciar parlare i due protagonisti dopo la lettura, ecco quindi pagina 60 di Ultime Letture:

Ultime Letture, pag. 60

«Ecco... Non ci ho capito un bel niente,» ammisi senza pudore.

Fausto mi fece cenno che doveva bere e lo aiutai, poi mi disse: «Non tutto deve necessariamente essere capito. Almeno razionalmente. Questi sono racconti che usano gli espedienti stessi della poesia. Ti parlano di qualcosa, ti lanciano immagini, per farti comprendere un messaggio che la logica razionale non riuscirebbe ad afferrare. Come un’emozione per esempio. La logica razionale può anche spiegarti da quale ormone è stata influenzata quell’emozione, ma l’emozione stessa non è in grado di capirla veramente; come un fungo non può percepire un quadro di Van Gogh.»

«Mi sa che io sono quel fungo, allora.»

«Non ti è piaciuto?»

«No, non dico questo. Anzi, ciò che mi disturba è proprio che mi è piaciuto anche se non l’ho capito. ... Per te cosa significava? Se si può esprimere a parole...»

«Ti dirò,» fece lui dopo una breve pausa. «Ma è una questione meramente soggettiva... A me ha dato l’impressione di parlare di creature del mondo mentale. Allo stesso tempo pacifiche e malevole. Come idee, luoghi comuni o pregiudizi che si annidano nel nostro cervello impedendoci di vedere le cose come sono realmente.»

«Ma si parlava anche del mondo umano,» dissi come preso da un’illuminazione. «Gli strani rapporti che intercorrono tra noi. Con gli amici, i parenti. Quel sofisticato balletto tra amore vero e desiderio di controllo. Tra sincerità e ipocrisia.»

«E c’era anche un sottile riferimento alla malattia mentale. Un disagio che cova un po’ in tutti noi. Quasi che fossimo sempre su un crinale, quasi ogni santo giorno dovessimo decidere se rimanere “sani” e restare nel consesso umano, o se abbandonarlo e precipitare nel caos dei mondi interiori senza paracadute, senza le conoscenze e le capacità necessarie.»

«Anche tu parli in poesia, ora...»

«Sì, a volte lo faccio... Quando si parla di cose che vanno oltre la razionalità, appunto.»

«Ora mi sa che si è fatto tardi.»

«Hai ragione.»

Leggi Rapsodia d'autunno con fenicotteri neri

Mentre ammiri la vecchia copertina usata per illustrare questo racconto, mi sembra giunto il momento ideale per ricordarti ancora di comprare Ultime Letture e leggere finalmente Rapsodia d'autunno con fenicotteri neri.

Ah, dovevano esserci i fenicotteri, tuttavia puoi iniziare anche in loro assenza.

Rapsodia d'autuno con fenicotteri neri
Racconto: Un pesce non sa cosa vuol dire la sete

Racconto: Un pesce non sa cosa vuol dire la sete

Un pesce non sa cosa vuol dire la sete è una fiaba sognante e allegorica, che narra le vicende nel pesciolino Camillo alle prese con il senso dell'esistenza e le grandi domande fondamentali dei pesci.

Il racconto è stato pubblicato sul sesto numero di Articoli Liberi con il titolo Camillo il pesciolino curioso (ragioni tecniche alla base della modifica). La rivista è uscita proprio oggi, e la puoi acquistare cliccando l'immagine di copertina qua accanto.

La prima stesura del racconto risale al 2010, ma solo recentemente l'ho ripreso in mano per finalizzarlo (puoi leggere qua com'è andata).

So che cosa stai pensando: Trattandosi di una fiaba, siffatto scritto è materia per infanti! E invece no! Si tratta di una fiaba per adulti: si parla di libertà, si parla di disubbedienza, di diversità, e di pesci, naturalmente.

Articoli Liberi #6
Logo Articoli Liberi

Ecco un estratto dell'editoriale:

Articoli Liberi Liberalia

Leggi Un pesce non sa cosa vuol dire la sete

Che cosa aspetti? Compra Articoli Liberi #6 e leggi Camillo il pesciolino curioso, alias Un pesce non sa cosa vuol dire la sete.

E non dimenticare il costume da bagno!

Acqua chiese Camillo
Fantaronco 2023/24: la grande salvezza!

Fantaronco 2023/24: la grande salvezza!

Eccoci puntuali come un orologio - anzi, pure in anticipo - con il riepilogo della stagione fantacalcistica appena conclusa. Anche quest'anno la mia fantasquadra Dinamo Stuparich ha partecipato alla lega si Serie A del Fantaronco, ed è la terza stagione consecutiva nella massima serie!

Anche quest'anno la situazione è stata a lungo compromessa, con moltissime giornate sul filo del rasoio della retrocessione, che però un entusiasmante finale di stagione è riuscito a scongiurare, guadagnando la salvezza con due giornate di anticipo.

Fantaronco 2021/2022 Logo Dinamo Stuparich

L'obiettivo della stagione 2023/2024

Facendo tesoro del fallimentare tentativo della stagione precedente di vincere un trofeo, quest'anno l'obiettivo è stato un cauto migliorare il piazzamento precedente, sempre con un occhio di riguardo alla coppa, i cui passaggi di turno garantiscono un aumento dei proprio posti stadio e, di conseguenza, degli introiti da investire nel mercato.

Dinamo Stuparich (Andrea Cabassi) 2023/2024

Dinamo Stuparich 2023/2024

Com'è andata in campionato

Quest'anno sono arrivato settimo, peggiorando di una posizione il piazzamento dell'anno scorso. Comunque, visto il rischio costante per quasi tutto il campionato di finire nella zona più bassa della classifica, posso dimostrarmi mediamente soddisfatto, soprattutto perché arrivato prima di Mack United. Tiè!

Serie A 2023/2024

Com'è andata al Gran Premio

Il Gran Premio è una competizione cui partecipano le squadre di tutte le leghe (Serie A, B e C), misurandosi sulla somma dei punteggi delle singole giornate di campionato.

Quest'anno ho raggiunto il mio miglior piazzamento di sempre, una gloriosa settima posizione che mi garantisce l'accesso diretto alla prestigiosa Champions FR League per la terza volta consecutiva!

Gran Premio 2023/2024

Com'è andata la Coppa

In coppa ho superato il mio girone senza troppa fatica, ma anche quest'anno, come lo scorso, i sedicesimi di finale sono stati un ostacolo invalicabile.

Coppa 2023/2024

Com'è andata la Champions FR League

Un vero e proprio disastro! Ultimo del girone con un misero punto acquisito nell'ultima giornata, quando l'eliminazione dalla competizione era già matematicamente certa.

Champions FR League 2023/2024

Andrea Cabassi Ringrazia

Anche quest'anno ecco il dovuto ringraziamento a Gianluca e Paolo che si sono impegnati al massimo per portare avanti la baracca, cioè questa qua! Buona fanta-pausa-estiva a tutti!

Il Magazzino dei Mondi 3, con un mio racconto!

Il Magazzino dei Mondi 3, con un mio racconto!

La mia copia personale de Il Magazzino dei Mondi 3
Per Il Magazzino dei Mondi 3, in uscita lo scorso 10 maggio, sono stato selezionato come autore con il mio racconto Radio Trams, ecco infatti il mio nome in quasi prima fila sulla bella copertina realizzata da Dino Marsan, e il timbro in prima pagina nella mia copia per la collaborazione - ne ho ricevuta una sola, non 10... che evidentemente ha un altro significato.
Il Magazzino dei Mondi 3 Copia Collaboratore

Il contenuto de Il Magazzino dei Mondi 3

Il Magazzino dei Mondi 3
Il Magazzino dei Mondi 3

I racconti

Questo numero per me è davvero speciale, non solo per la presenza del mio racconto: condividere le pagine di una rivista con tre amici non è cosa di tutti i giorni, e per questo ringrazio e saluto Francesco, Laura e Margherita. Horaaa!

Ho letto con grande interesse tutti i racconti - di cui uno a fumetti - e, come per i primi numeri, ho appuntato a caldo le mie sensazioni. Sono commenti del momento, non intendo giudicare, e spero che nessuno si senta trattato ingiustamente.

Un'altra novità per questo terzo numero è la presenza della rubrica delocalizzata Il momento è drabble, composta da brevi racconti da 100 parole, da cui però ho preferito esimermi dal commentare; forse si tratta di una forma troppo lontana dalla mia idea di narrativa, che comunque nel loro ruolo di riempi pagina rappresentano una buona soluzione.

L'illustrazione per Radio Trams di Emilio de Rosa

Radio Trams, di Andrea Cabassi

Ho recentemente parlato di Radio Trams in questo articolo, mica te lo sarai perso!

Illustrazione di Emilio de Rosa.

Ambra, di Mirco Goldoni

Claustrofobico e inquietante, ha un finale che è una ciliegina sulla torta! Scoprilo, leggendo questo bel racconto ambientato sul lontano pianeta Ambra (o Geliahk?)

Illustrazione di Gino Andrea Carosini.

Ambra
Ireni e rane

Ireni e rane, di Carlo Menzinger di Preussenthal

Il racconto parte lento e con un tono pesante, prosegue virando al cervellotico, e si conclude in modo... non ho capito se davvero s'è concluso (ancora una volta leggendo CMDP ho l'impressione che mi manchi qualche pezzo, qualche passaggio).

Illustrazione di Laura Pezzoli.

Buio, di Margherita Tramontano

Questo ottimo racconto intriso di filosofia è davvero ben scritto, tiene letteralmente incollati al foglio e in conclusione regala un finale superbo. È la prima volta che leggo un racconto di Margherita, che conoscevo per le sue sillogi poetiche. Davvero una bella sorpresa!

Illustrazione di Nibiru.

Buio
La resa

La resa, di Luigi Valerio

Per un istante ho sospettato potesse svilupparsi in una maniera geniale, ma non è successo. Resta comunque un pezzo interessante, pur nelle sue due sole facciate di lunghezza.

Illustrazione di Diego Salucci.

Click, di Patrizio Frosini

Un altro racconto breve che si lascia leggere con partecipazione.

Illustrazione di Gino Andrea Carosini.

Click
Estrazioni del lutto

Estrazioni del lutto, di Gino Carosini e Marco Mastroianni

Si tratta del primo esperimento di un racconto a fumetti nella rivista. Sintetico nello svolgimento e molto statico nello sviluppo.

Del perché suonano gli antifurto, di Francesco Cotrona

Racconto divertentissimo in cui continua la tradizione dell'autore di far proferire improperi a personaggi maestosi. Un po' Douglas Adams, un po' Terry Pratchett (mica cotics)!

Illustrazione di Emilio De Rosa.

Del perché suonano gli antifurto
Quanto vale un secondo?

Quanto vale un secondo? di Massimo Ferri

Questo racconto ci mette tutti in guardia in maniera divertente da moderni alchimisti e affini!

Illustrazione di Nibiru.

Dottore, per favore, potrebbe uccidermi? di Emiliano Federico Caruso

Per tutto il suo svolgimento, questo scritto si porta appresso la promessa di un finale rivelatore, che alla fine non delude le aspettative!

Illustrazione di Nibiru.

Dottore, per favore, potrebbe uccidermi?
Posta Galattica

Gli articoli

Il reparto redazionale de Il Magazzino dei Mondi 3 ospita una lunghissima intervista a Dino Marsan, autore delle prime tre copertine della rivista, l'analisi del bel film Arrival e la terza parte di Ho i primi 100 Urania. Per chiudere in bellezza, è tornata la Posta Galattica!

Compra il Magazzino!

Clicca sulla copertina qui accanto per acquistare la tua copia de Il Magazzino dei Mondi 3. Nella scheda che si aprirà sono indicate anche le istruzioni per proporre al curatore della rivista un racconto, un articolo, un'illustrazione o altro.

Buona lettura!

Il Magazzino dei Mondi 3
Racconto: Radio Trams

Racconto: Radio Trams

Il racconto Radio Trams parla di un adolescente alle prese con una tecnologia... intelligente. Opportunità o minaccia?

Radio Trams è stato pubblicato sul terzo numero della rivista Il Magazzino dei Mondi, in uscita proprio ieri, che puoi acquistare cliccando l'immagine di copertina qua accanto.

Scritto fra ottobre e novembre 2023, l'ho pensato appositamente per proporlo alla rivista, ecco quindi un'ambientazione nostrana, espliciti riferimenti alla società e alla cultura di massa italiana e richiami all'immaginario collettivo dei giovini della Generazione X.

Questa la facciata; il tema di fondo è la critica alla nostra dipendenza da una tecnologia di cui quasi mai capiamo la vera sostanza.

Il Magazzino dei Mondi Numero 3
Radio Trams di Andrea Cabassi

Ecco l'estratto dell'editoriale che parla del mio racconto:

Estratto dell'editoriale de Il Magazzino dei Mondi # 3

Leggi Radio Trams

Che aspetti? Compra Il Magazzino dei Mondi #3 e leggi Radio Trams! Prima, se vuoi, puoi sbirciare la galleria che segue, con alcuni cimeli, la bellissima illustrazione di Emilio De Rosa, eccetera eccetera ancora. Buona lettura!

Radio Trams di Andrea Cabassi
Mi presento, il mio nome è G. Hand & 774

Mi presento, il mio nome è G. Hand & 774

Può anche capitare che un racconto nasca quasi 20 anni prima di essere ideato. Può essere per via di una nota, uno schizzo, un'idea che resta nascosta quasi fino alla fine e poi... zac! Ecco che esce e il racconto si sviluppa sotto forma di parole scritte.

È quello che è successo a Verit Olulus 5, racconto di fantascienza scritto a febbraio in cui il personaggio che dà il la alla storia proviene da un disegnino risalente al 2007 (ho stimato questa data perché sul retro del foglio era stampato un racconto di Matilde danza sulla riva). Eccone la presentazione e il disegno in questione:

Fu questione di un paio di secondi, e dalla capsula apparve quello che doveva essere l’ologramma di un volto umano. O quasi. La pelle di quel viso era rugosa, di un colore innaturale tendente all’arancione scuro, come la corteccia di ciliegio, su cui un ciuffo impomatato, da nero, assumeva i riflessi del blu. Il suo sorriso era ampio e bianchissimo, circondato da labbra sottili e sovrastato da un naso a dir poco sfuggente, come fosse stato appiccicato lì alla bell’e meglio. Lo sguardo era celato da due piccole lenti scure, rettangolari, mentre del vestito era visibile solo il collo della camicia, che doveva essere ben abbondante, ma l’ologramma era tagliato e fuoriusciva dallo spazio visivo.
Verit Oculus 5, estratto

(Ammazza se disegno male!)

Il Gands

Chissà a che cosa pensavo mentre disegnavo il prototipo di G. Hand & 774, chissà come ha fatto quel foglietto a tornare da me dopo tanti anni, chissà se ho fatto altri disegnini che vale la pena recuperare, e chissà dove sono. Si tratta di un mucchio di quesiti che probabilmente rimarranno irrisolti, mentre l'unica certezza al momento è che i Verit Oculus 5 sono il 25% più accurati dei Verit Oculus 4!

Avevo bisogno di un’idea esplosiva

Avevo bisogno di un’idea esplosiva

Stavo concludendo il racconto Businessmen dallo spazio e, trovandomi al culmine di una scena d'azione, avevo bisogno di un'idea esplosiva, per chiudere con un degno finale e lasciare tutti soddisfatti.

Non sono il tipo che aspetta l'ispirazione sospirando al tramonto (anche perché l'orario non era adatto) o che si strizza le meningi finché non ne esce spremuta di idea.
Il mio pragmatismo ha avuto la meglio, e quale metodo migliore per un'idea esplosiva se non una miccia?

Idea Esplosiva per BDS

Avrei potuto stupirvi con effetti speciali, ma tutto quel che avevo era un mini cicciolo.

Un racconto al mese leva il medico di… tornese!

Un racconto al mese leva il medico di… tornese!

Avrei potuto stupirvi con una rima prodigiosa, ma ho scelto di restare umile. Anche perché sarebbe stato di cattivo gusto latitare dalla blogosfera come ho fatto nell'ultimo periodo, e poi rifarmi vivo con un titolo sagace e galvanizzante.

Voliamo basso, e spieghiamo tosto il motivo di questa scarsezza nella produzione di articoli: sono piuttosto concentrato nella scrittura di nuovi racconti. Nuovi perché prima che li scrivessi non esistevano, ma anche perché è nuovo l'approccio alla scrittura che sto adottando.

Innanzitutto sto mantenendo un ritmo, cosa che non avevo mai sperimentato prima. Fino a poco tempo fa, un racconto nasceva da un pensiero che elaboravo prima nella mia mente, e che buttavo su carta quando avevo abbastanza buone idee per svilupparlo a dovere. Insomma, un modo un po' estemporaneo per lavorare!

Ora, quando elaboro uno di questi pensieri, non mi ci butto a capofitto, ma lo metto da parte, assieme ad altri che ho avuto prima, così ho una specie di serbatoio da cui attingere quando voglio iniziare un racconto nuovo.

Bacheca

In secondo luogo, nonostante abbia sempre detto che prediligo il racconto breve, questi racconti non sono così brevi... o meglio, non sono nemmeno lunghi, solo che non sono brevi come quelli che scrivevo prima. Ho fatto due calcoli, e ho appurato che i nuovi racconti sono mediamente lunghi il triplo dei vecchi! Come è stato possibile? Ecco che entra in gioco il terzo elemento cruciale di questa nuova fase di scrittura: la pianificazione!

Storyboard

Prima ancora di iniziare a scrivere la prima riga, disegno un diagramma di flusso con l'intera descrizione della trama. Questa operazione per me è utilissima: separare la fase di macro scrittura da quella di micro scrittura mi ha rivoluzionato completamente la fase creativa. Portarle avanti in parallelo non è mai stato semplice per me, per quelle che sono le mie caratteristiche, invece lavorarci a una per volta mi permette di focalizzarmi meglio su ognuna di esse.

Altra nota: sono tutti racconti di fantascienza (soft per lo più)! Ho pensato che fosse strano non avere una degna produzione di racconti del mio genere preferito, e visto che ho pure avuto la possibilità di pubblicarli in riviste del settore, ho puntato alle stelle (è una metafora fantascientifica).

Questo mese sono partito un po' in ritardo - ho dovuto mettere mano ad alcuni racconti bisognosi di revisione per presentarli a riviste e concorsi - e al posto del diagramma di flusso ho scritto due colonne di appunti fitti fitti, ma dovrei comunque farcela a mantenere il ritmo di un racconto al mese... più o meno. Scommettiamo?

Un racconto al mese: Businessmen
Il Magazzino dei Mondi 2, continua la fanzine fantascientifica italiana!

Il Magazzino dei Mondi 2, continua la fanzine fantascientifica italiana!

Il Magazzino dei Mondi 2

Che cos’è Il Magazzino dei Mondi 2 e come fare per partecipare l'ho già spiegato qua, quindi passiamo a bomba su questo fantastico secondo numero della rivista, la cui immagine di copertina vintage è più un omaggio agli anni d'oro della fantascienza che altro, perché in realtà i racconti inclusi hanno un sapore molto moderno.

Il Magazzino dei Mondi 2 e 1

La qualità globale si conferma ottima, segnalo solo un disallineamento degli elementi della costa (già corretto nei nuovi numeri 1, che renderà la mia copia di inestimabile valore!) e un pugnetto di veniali errori di battitura.

Il contenuto de Il Magazzino dei Mondi 2

Il Magazzino dei Mondi 2
Il Magazzino dei Mondi 2

I racconti

Anche questo numero è stato molto soddisfacente: racchiude per 7/9 racconti di alta qualità, che mi sembra una media del tutto ragguardevole! Come mio solito, riporto le annotazioni che ho preso a caldo alla fine della lettura di ogni brano, sperando di non urtare la sensibilità di nessuno: non è un giudizio agli autori o alla redazione de Il Magazzino dei Mondi 2, ma solo un commento istintivo preso in diretta.

Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 1

La vita continua, di Massimo Ferri

Si parte con un bel racconto di Massimo Ferri: La vita continua. Narrazione pulita, un crescendo ben strutturato fino al colpo di scena finale, per nulla scontato. Mi ha ricordato l'episodio Torna da me della prima stagione di Black Mirror.

Il telespettatore, di Giorgio Sangiorgi

Il telespettatore di Giorgio Sangiorgi è un delizioso omaggio all'universo di Star Trek, che ho apprezzato paricolarmente. Teletrasporto!

Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 2
Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 3

La casa abbandonata, di Alberto Cecon

Ne La casa abbandonata di Alberto Cecon troviamo un inizio e uno svolgimento generale molto interessante, ma a mio modo di vedere il finale è un po' deludente.

Sarà per la prossima volta, di Francesco Cotrona

Notevole Sarà per la prossima volta di Francesco Cotrona, un racconto lungo e ben strutturato in cui - fra le altre cose - ci spiega [SPOILER ALERT] com'è accaduta veramente l'estinzione dei dinosauri e l'ascesa dei mammiferi sulla Terra [FINE SPOILER].

Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 4
Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 5

Piroghe, di Stefano Culotta

Leggendo Piroghe scopriamo come Stefano Culotta abbia realizzato un bell'esempio di racconto con POV diversi e paralleli, che alla fine... no spoiler! Bene la divisione in capitoli e l'indicazione di quando si passa da un POV all'altro (per nulla scontato).

Vincere il male, di Debora Donadel

Questo Vincere il male di Debora Donadel è un racconto che di fantascientifico ha decisamente poco, in ogni caso non m'è piaciuto, e il finale era telefonato fin dalle prime righe. Se posso essere infinitamente cattivo, direi che almeno dura poco!

Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 6
Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 7

L'ascensione dei macroliti, di Sergio Mastrillo

Mi sono goduto L'ascensione dei macroliti di Sergio Mastrillo dalla prima all'ultima battuta! Un racconto divertente e ben scritto in cui trovano spazio creature dai nomi fecali, dinosauri e Aztechi.

Il misterioso caso del Qoort'ex bianco, di Stefano Machera

Con Il misterioso caso del Qoort'ex bianco di Stefano Machera troviamo un altro racconto breve molto divertente, per di più intriso di italianità, come d originali intenti del sommo Magazziniere, oserei dire. Si capisce subito dove intanda andare a parare, ma si lascia leggere comunque con gusto!

Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 8
Il Magazzino dei Mondi 2 racconto 9

Le manticore del lago Yoshimoto, di Carlo Menzinger di Preussenthal

Le manticore ecc. chiude male la sezione narrativa della rivista. Sostanzialmente si tratta di un racconto noioso, con approfondite descrizioni di dettagli irrilevanti, spiegoni, elenchi di termini inventati e un finale che forse avrebbe dovuto lasciare il lettore in uno stato di profonda riflessione.

Gli articoli

Anche ne Il Magazzino dei Mondi 2 ho trovato articoli molto curati (devo rileggere il primo sulla Luna, mi sa che mi sono distratto l prima volta!) incluso lo speciale, tutto interessante; peccato non sia stato riproposto l'angolo della posta galattica, ci contavo!

Varie & eventuali

Clicca sulla copertina qui accanto per acquistare una copia del secondo numero de Il Magazzino dei Mondi. Nella scheda di acquisto trovi anche le istruzioni per contribuire alla fanzine con un racconto, un articolo, un'illustrazione o altro.

La rivista ha una cadenza trimestrale, ma per il numero tre dovremo aspettare fino a maggio 2024. Leggilo lentamente!

Il Magazzino dei Mondi 2 copertina
Il Magazzino dei Mondi 2 il prossimo numero

Penna Sferografica: Ecco le Migliori!

Penna Sferografica: Ecco le Migliori!

Le penne sferografiche ci hanno fatto sentire veri scrittori, per noi che a cavallo degli anni 80 e 90 pensavamo che la zampa di gallina fosse un piatto regionale abruzzese!

La mia storia personale con la penna sferografica: un tuffo nel passato

La mia storia personale con la penna sferografica parte da lontano: alle elementari, dopo matita, penna cancellabile e penna a sfera, ero andato in fissa totale con le penne stilografiche. Uno strumento perfetto per una persona ordinata e precisa, un'arma di distruzione di massa in mano mia.

I miei ostacolarono in ogni modo questa mia fissazione: invece del tratto medio che ci si poteva aspettare dalla punta media del mio pennino, il risultato era invariabilmente un graffio lancinante alternato a macchie sulla pagina, anche perché ho sempre prediletto il nero all'inchiostro blu, di cui non esisteva il cancellino!

Ma come spesso capita, il modo migliore per abbandonare un vizio è sostituirlo con un altro: ecco dunque che l'acquisto della mia prima penna sferografica Pelikan Grand Prix (quella arancione e nera) riuscì a farmi dimenticare la sciagura della penna stilografica.

La sferografica era bella - nonostante quel colore non mi abbia mai fatto impazzire, e ho scoperto solo da poco che c'era anche di altri colori - scorreva bene, consentiva una scrittura ottimale, lo spessore del tratto era quello giusto, emanava una sensazione di sicurezza ed aveva la giusta dose di figaggine, avendo, come la penna stilografica, le cartucce intercambiabili.

Chissà che fine ha fatto! Per far capire quanto la adorassi, è l'unica penna che ricordo con piacere e che ho sempre cercato di ritrovare nelle cartolerie, purtroppo però per anni è stato un articolo introvabile!

Le penne sferografiche però oggi vivono un seconda giovinezza: esiste una nuova edizione della Grand Prix, in chiave moderna e - finalmente - con un vasto ventaglio di colori, e anche altri produttori hanno colto la palla al balzo producendo le loro penne sferografiche.

Pelikan Grand Prix Formula 1

In questo articolo ho raccolto lo stato dell'arte della produzione attuale per un rapido confronto, e la possibilità per tutti di acquistare la propria futura penna preferita (accessori inclusi)!

Le caratteristiche prese in considerazione per l'analisi

Il nome sferografica è un marchio registrato da Pelikan, quindi basterebbe considerare quelle che la marca indica come tali ma, data l'immancabile presenza di prodotti analoghi di qualità paragonabile, ho provato a rispondere in modo più ampio alla domanda che cos'è una penna sferografica? Siccome ne esistono di forme, materiali, colori e finalità diverse, ho dato la mia personale interpretazione: le sferografiche sono penne compatibili alle cartucce a inchiostro liquido con punta incorporata. Semplice e pragmatica.

Le penne sferografiche prese in considerazione sono quelle presenti sul mercato nel 2024, che appunto sono alimentate dalle sopraccitate cartucce, e con un prezzo appropriato... stiamo pur sempre parlando di strumenti per la scrittura, non di pezzi da collezione!

La lista generale delle sferografiche suggerite

Pelikan Grand Prix

La Grand Prix è l'erede per linea diretta della penna sferografica originale anni 80; anche la sua linea lo dice a gran voce. Devono essere stati in molti a rammaricarsi della scarsità di colori disponibili del primo modello (io conoscevo solo l'arancio-nero) infatti è disponibile in una grandissima varietà cromatica!

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Penna Sferografica Pelikan Grand Prix

Pelikan Griffix

La Griffix è l'evoluzione ergonomica della Grand Prix, studiata appositamente per la scuola primaria, per chi impara a scrivere anche se ha difficolta psicomotorie. La caratteristica faccina che sorride indica se si sta impugnando correttamente la penna sferografica che, anche in questo caso, è disponibile in tantissimi colori.

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Penna Sferografica Pelikan Griffix

Pelikan Twist

La Twist ha un taglio un po' più adulto rispetto alle altre sferografiche di Pelikan, ma non per questo i colori sono in secondo piano, anzi: ce ne sono talmente tanti che ogni tanto è possibile trovare sul mercato una nuova linea! La Twist è di gran lunga la mia preferita, ed è grazie a lei se ho riscoperto il mondo delle penne sferografiche!

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Penna Sferografica Pelikan Twist

Schneider 188303

La Schneider 188303 è un modello essenziale, quasi anonimo. Utile per chi teme che qualcuno possa rubargli la penna sferografica, intendeno quale gran strumento sia. Ne ho trovate anche di altri colori ma niente di eclatante, a differenza dei modelli Pelikan ha in tutto e per tutto l'aspetto di una comune penna a sfera.

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Penna Sferografica Schneider 188303

Schneider Breeze

La Breeze è più in linea con i modelli Pelikan rispetto agli altri modelli Schneider, dalla forma originale, stilosa, con un'impugnatura ergonomica e un design che, da ogni parte lo si prenda, si allontana dall'idea di una penna comune. Le varie versioni hanno tutte la grossa impugnatura nera e i dettagli di un colore diverso.

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Penna Sferografica Schneider Breeze 18883

Schneider One Change

La One Change ha un carattere molto composto, serio. La linea è quella di altre penne Schneider, probabilmente per cercare consenso da pare di un pubblico consolidato. Questa penna sferografica ha un solo modello, non l'ho trovata di altri colori, a rimarcare ancora una volta la seriosità della penna.

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Penna Sferografica Schneider One Change

Stabilo Easy

Stabilo Easy controbilancia alla perfezione l'uniformità e il conformismo di Stabilo: oltre ai tantissimi colori, questa penna sferogrfica è talmente originale da non sembrare nemmeno uno strumento per la scrittura! Anche in questo caso il pubblico di riferimento sono gli alunni della scuola primaria.

Clicca l'immagine per acquistare Stabilo Easy!

Penna Sferografica Stabilo Easy

Gli accessori per un'esperienza di scrittura piena e soddisfacente

Come da premessa iniziale, la penna sferografica non è una comune penna con cui scrivere finché dura e che poi va buttata. Esistono alcuni accessori che dovresti avere per sfruttarla al meglio, eccoli elencati!

Vorresti usare la sferografica con il tuo inchiostro preferito? Ecco l'hacking delle cartucce!

Sensazionale, ecco che cosa i poteri occulti delle cartucce di inchiostro non vogliono che tu sappia!

Scherzi a parte, non c'è nulla di sensazionale. Immagino avrai idea di che cosa sia un convertitore per penna stilografica (o converter), se non ce l'hai eccola: si tratta di una speciale cartuccia dotata di uno stantuffo, con cui è possibile succhiare l'inchiostro direttamente dalla boccetta. Praticamente una cartuccia ricaricabile. Io ho adottato un principio simile per la penna sferografica.

Premetto che l'ho sperimentato solo sulle cartucce Pelikan che, a differenza delle cartucce classiche per la stilografica, non contengono inchostro liquido libero ma, come ad esempio per i pennarelli, è trattenuto da una spugnetta. Un'altra differenza è la presenza di un tappino che permette di accedere alla spugnetta. Beh, c'è altro da dire?

Con un convertitore (o una siringa) raccolgo l'inchiostro dalla boccetta, e poi ne rilascio una decina di gocce sulla spugnetta (per la quantità ideale vedi come va, e regolati di conseguenza in base al tuo gusto)!

Se poi vuoi cambiare colore, allora prima di quest'operazione devi pulire la spugnetta, ad esempio con l'alcol, ma attenzione: se non esegui bene la pulizia, per un po' la penna scriverà male, tipicamente con un tratto molto grosso.

Personalmente adoro l'inchiostro color nero seppia, e indovina se esistono le cartucce di questo colore? Certo, ma per ora solo a casa mia!